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Il collega Marco Maffioletti ricorda Maurizio Urech che ci ha purtroppo lasciati alcuni giorni or sono dopo una breve malattia.

 

“È morto Maurizio Urech”. Il messaggio che arriva sul mio cellulare è di quelli che lasciano incredulità e smarrimento. Non sono il solo: quando condivido la notizia con i colleghi svizzero tedeschi presenti alla Bossard Arena di Zugo, tutti restano sbigottiti.
Perché Maurizio era conosciuto in tutta la Svizzera ed era anche una sorta di ponte di collegamento tra il Ticino e la Svizzera tedesca. Una malattia fulminea se lo è portato via a soli 65 anni proprio nel suo momento preferito dell’anno, quello dei playoff, con il suo amatissimo Lugano impegnato nell’ennesima battaglia. Maurizio faceva parte dell’inventario alla Cornèr Arena, ne conosceva ogni angolo, ogni ragnatela e seguiva praticamente quotidianamente le vicende del club bianconero. Da oltre due decenni collaborava con testate di oltre Gottardo, come ad esempio il “Blick” oppure con il portale “Hockeyfans”, mentre in Ticino collaborava tra gli altri con il quotidiano “laRegione”.
Arrivato al giornalismo dal settore bancario, il nativo argoviese era anche un habitué dei Mondiali di hockey. Per questioni di budget non si recava mai in hotel costosi o sfarzosi, ma con umiltà si accontentava di qualche appartamento low-cost, a volte condiviso con qualche collega, non aveva bisogno del lusso o di ampi spazi. Era uno stakanovista, praticamente sempre in sala stampa, dalle 10 del mattino sino al termine dell’ultimo incontro, il più delle volte con le sue cuffiette all’orecchio (amava tanto la musica) e circondato dalle sue adorate gazzose. Non si perdeva mai un match, nemmeno il Kazakistan-Italia di turno a un orario poco consono. Spesso non si recava nemmeno a pranzo, preferiva mangiare qualche snack in sala stampa. A Maurizio non piaceva apparire, non aveva manie di protagonismo, era d’indole molto calma, cordiale, rispettoso di tutti e dotato di un fine senso dell’umorismo. Non si arrabbiava mai, non lo si vedeva mai alzare la voce. Trascorreva le notti a casa in quel di Mendrisio a seguire la NHL. Il suo amore non si limitava però solo all’hockey, seguiva lo sport a 360 gradi ed era pure una presenza fissa a Cornaredo. Il calcio (e il fantacalcio) erano un’altra parte integrante della sua vita. Ogni tanto si divertiva a tirarmi in giro a causa dei risultati poco edificanti del mio Losanna. Tanti anche gli aneddoti del passato, Maurizio amava raccontare della sua gioventù, quando da bambino si recava al vecchio Scharten a vedere il Baden oppure al Brügglifeld a seguire l’Aarau. Tra sei settimane avrebbe ovviamente presenziato ai Mondiali di Praga, purtroppo il destino ha deciso altrimenti. Il suo posto rimarrà tristemente vuoto. Farà strano entrare in sala stampa e non vederlo lì con le sue gazzose, sarà triste, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre.
Ciao Mauri!

Marco Maffioletti

Oltre una trentina di soci hanno partecipato venerdì 21 aprile all’assemblea ordinaria della nostra Associazione, tenutasi presso la sala comunale di Mezzovico. Presente per un saluto anche l’autorità locale, nella persona del vice sindaco Mauro Maggiulli, intervenuto all’inizio dei lavori.

Nella sua relazione il presidente Tarcisio Bullo ha messo in risalto l’attività promossa dal comitato nel corso del 2022, un anno tutto sommato tranquillo e poco ricco di appuntamenti importanti per quanto riguarda l’attività dell’Associazione, che ha dovuto trovare nuovi sponsor dopo le defezioni di un paio di aziende a fine 2021. Un grazie dunque a La Mobiliare assicurazioni rappresentata dal signor Michele Bertini e ai garage Autors e Carpoint di Bioggio e Giubiasco, diretti dal signor Ivano Riverso, che hanno voluto darci una mano economicamente.

Approvati all’unanimità i conti relativi all’anno 2022 che hanno permesso di realizzare un utile di 3.445 franchi.

Tra le attività proposte nel 2023 figura il corso di formazione articolato su cinque serate e frequentato da 11 soci o candidati a diventare tali.

Le dimissioni di Marcello Pelizzari, revisore, hanno determinato la necessità di procedere alla sua sostituzione: insieme a Roberto Quadri sarà la collega Daniela Bleeke a completare il tandem dei revisori, con Mara Crivelli supplente.

Al capitolo dimissioni si segnalano i nominativi di Gian Paolo Lavelli, Piergiorgio Baroni, Marco Filippini, Alessandro Tamburini, Sacha Cellina, Davide Agosta (per fine 2024) e Marcello Pelizzari.

L’assemblea ha accolto quali nuovi membri Axl Stadler, Jari Pestelacci, Valdo Baumer, Maria Linda Clericetti e Silvano Pulga.

Momento forte quello relativo all’annuncio dei premi. Per il secondo anno consecutivo il Premio Giuseppe Albertini destinato ad un giovane calciatore emergente non è stato assegnato in quanto non è stata individuata una figura meritevole.

Il premio al Merito Sportivo è invece stato attribuito ad Augusto Chicherio per la sua attività ultradecennale alla guida del Team Ticino, durante la quale si è distinto per le sue doti di mediatore e per l’incessante entusiasmo dedicato all’attività calcistica giovanile. Chicherio, che non ha potuto presenziare per motivi di salute, ha delegato il fratello Carlo.

Un altro premio al Merito Sportivo è stato consegnato ad Antonio Ruch, maestro di tennis del TC Locarno, figura emblematica non solo del club, ma di tutta la filiera del tennis cantonale e grande protagonista a livello della formazione giovanile.

L’assemblea, terminata con un ricco aperitivo a buffet, è stata anche l’occasione per consegnare la grande coppa che premia il vincitore del Trofeo ATGS-Ritter: il premio relativo alla stagione 2021-22, vinto dal bianconero Mark Arcobello, non ha potuto essere consegnato durante la regular season per varie ragioni ed è stato così ritirato per conto del giocatore e a nome dell’HC Lugano dal collega Luca Righetti, responsabile della comunicazione del club bianconero. Un grande grazie al socio onorario Aristide Cavaliere che sponsorizza generosamente questo trofeo.

Augusto Chicherio non ha potuto ritirare il premio personalmente per motivi di salute e ha delegato îl compito al fratello Carlo, qui con Serena Bergomi e Tarcisio Bullo

Aristide Cavaliere consegna il Trofeo ATGS-Ritter e l’assegno di 1000 franchi a favore del settore giovanile dell’HC Lugano a Luca Righetti, in rappresentanza del club bianconero e di Mark Arcobello.

 

È tempo di assemblea ordinaria. I nostri soci sono convocati per la sessione 2023 il giorno 21 aprile prossimo a Mezzovico,

presso la sala comunale La Quercia, Piazza du Buteghin 2, alle ore 18.30

Al termine dei lavori assembleari, come sempre, seguirà un momento conviviale con un ricco aperitivo offerto. 

Per evidenti ragioni organizzative chi vuole partecipare a questo momento è pregato di iscriversi inviando un messaggio al nostro indirizzo info@atgs.ch entro lunedì 17 aprile. Per partecipare ai lavori assembleari, al contrario, non è necessaria l’iscrizione.

Tutti i soci hanno ricevuto via mail la documentazione inerente i lavori assembleari che conteplano anche il momento in cui sarà annunciata l’attribuzione dei premi “Giuseppe Albertini” e “Merito sportivo”. Sarà inoltre consegnato il trofeo ATGS-Ritter Promotion a Mark Arcobello, vincitore nella stagione 2022, che per molteplici ragioni non è stato possibile consegnare in pista durante il trascorso campionato.

Il comitato di ATGS sarà lieto di incontrarvi numerosi a Mezzovico.

L’ordine del giorno

  1. Benvenuto e appello
  2. Nomina di due scrutatori
  3. Approvazione del verbale relativo all’assemblea 2022
  4. Relazione presidenziale
  5. Esame del rendiconto 2022, rapporto dei revisori, approvazione e scarico al comitato
  6. Attività 2023
  7. Nomina di un revisore e di un supplente
  8. Membro ticinese del comitato di sportpress.ch
  9. Ammissioni e dimissioni
  10. Designazione località assemblea 2024
  11. Annuncio relativo all’assegnazione del premio Giuseppe Albertini e al Merito Sportivo
  12. Eventuali

 

 

Lunedì 31 ottobre si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso “Migliori Sportivi Ticinesi dell’anno”. A vincere il prestigioso riconoscimento per l’edizione 2022 è stato Noè Ponti, già vincitore della scorsa edizione. Al secondo posto si è classificato Ricky Petrucciani e terzo Filippo Colombo. Tra i più giovani ad avere la meglio è stata la promessa del ciclismo e della mountain bike Giorgia Barelli.
Mattia Bottani è stato invece il vincitore del nuovo premio “Miglior giocatore / giocatrice di squadra”. Nel corso della serata sono pure stati attribuiti tre riconoscimenti: premio etico, sport e disabilità e squadra ticinese dell’anno, quest’ultimo trofeo sponsorizzato dalla nostra Associazione, la quale non poteva che attribuirlo al Football Club Lugano vincitore della Coppa Svizzera. La cerimonia si è svolta presso l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano-Besso ed è stata trasmessa in diretta sul canale streaming RSI e in differita su RSI LA 2.

Noè il migliore di tutti, tra i giovani vince Giorgia Barelli

Il livello dei finalisti era elevatissimo: in gara illustri nomi che nel 2022 hanno ottenuto medaglie e risultati internazionali di spicco. Il vincitore Noè Ponti, dopo la storica medaglia di bronzo olimpica, ha concluso una stagione incredibile dove nel delfino si è laureato prima vicecampione mondiale in vasca corta nei 200 m e poi quest’estate vicecampione europeo nei 100 m e 4. nei 200 m ai mondiali in vasca lunga. Completano il podio Ricky Petrucciani (argento nei 400m ai recenti campionati europei di atletica) e Filippo Colombo (che quest’anno si è laureato vicecampione mondiale nello short track e medaglia di bronzo agli europei nel cross country). Per quanto riguarda la categoria delle giovani speranze è stata vinta dalla promessa del ciclismo e mountain bike Giorgia Barelli, seguita da Letizia Martinelli (triathlon) e Giulia Capuano (nuoto).

Michele Ghezzi, presidente di Aiuto Sport Ticino, con il vincitore del premio Noè Ponti

Mattia Bottani vincitore del nuovo premio “Miglior giocatore/trice di squadra”

Tra le novità dell’edizione 2022 vi è il nuovo premio al “Miglior giocatore/trice di squadra” attribuito da una giuria neutrale di esperti nel settore sportivo. In gara vi erano giocatori/giocatrici ticinesi appartenenti alle squadre di massima categoria nelle discipline: calcio, hockey e basket. Ad avere la meglio su tutti è stato il giocatore del FC Lugano Mattia Bottani.

Premiati anche l’US Giubiasco, Fabrizio Cardoso e il FC Lugano

Nel corso della serata sono stati pure assegnati tre riconoscimenti. Si tratta del “Premio etico”, patrocinato da Panathlon Club Lugano e attribuito all’US Giubiasco, “Sport e Disabilità”, patrocinato da inclusione andicap ticino e attribuito a Fabrizio Cardoso, un esempio per tutti i giovani sportivi ticinesi e il premio “Squadra Ticinese dell’anno”, patrocinato dall’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi e assegnato al FC Lugano.
La serata è stata organizzata dal presenting partner RSI Sport ed è stata condotta dai colleghi Andrea Mangia e Serena Bergomi.

Da sinistra Cao Ortelli, vice allenatore del FC Lugano, Mattia Bottani, Jonathan Sabbatini e Roman Macek.

CLASSIFICA FINALE CONCORSO “MIGLIORI SPORTIVI TICINESI 2022”

1. Noè Ponti, nuoto – sportivi élite
2. Ricky Petrucciani, atletica – sportivi élite
3. Filippo Colombo, mtb – sportivi élite
4. Ajla Del Ponte, atletica – sportivi élite
5. Iulia Izzo, scherma – sportivi élite
6. Giorgia Barelli, ciclismo / mtb – giovani speranze
7. Roberto Delorenzi, corsa in montagna – sportivi élite
8. Letizia Martinelli, triathlon – giovani speranze
9. Giulia Capuano, nuoto – giovani speranze
10. Giada Borin, atletica – giovani speranze

Seguono altri 10 sportivi e sportive.

Auguriamo a tutti i colleghi, agli sportivi e ai dirigenti delle società ticinesi un 2021 fatto di una ritrovata normalità per poter tornare a far vibrare il cuore degli appassionati con tante emozioni.

 

Come abbiamo comunicato, la nostra Assemblea Generale Ordinaria avrebbe dovuto tenersi lo scorso 3 aprile presso l’Auditorium di Banca Stato a Bellinzona, ma è stata rinviata a causa della difficile situazione sanitaria venutasi a creare nel nostro Paese.
L’Ordinanza 2 COVID-19 del Consiglio Federale ci avrebbe permesso di tenere comunque l’assemblea, sulla base di questo articolo di legge:
Art. 6b1 Assemblee di società
1 In caso di assemblee di società, l’organizzatore può disporre, a prescindere dal numero previsto di partecipanti e senza osservare il termine di convocazione, che i partecipantiesercitino i loro diritti soltanto:
a. per scritto o in forma elettronica;
b. mediante un rappresentante indipendente designato dall’organizzatore.
2 L’organizzatore decide durante il termine di cui all’articolo 12 capoverso 10. La disposizione deve essere comunicata per scritto o pubblicata in forma elettronica al più tardi quattro giorni prima della manifestazione.
Questo articolo è in vigore sino al 30 giugno prossimo:
Art. 12 Entrata in vigore e durata di validità
1 Fatto salvo il capoverso 2, la presente ordinanza entra in vigore il 13 marzo 2020 alle ore 15.30.
10 L’articolo 6b si applica fino al 30 giugno 2020.8
In una recente riunione tenutasi in remoto, il Comitato si è confrontato a lungo sullemodalità di tenuta dell’Assemblea ordinaria 2020, giungendo alla conclusione che sarebbe preferibile rimandare l’organizzazione della stessa sino in autunno (da metà settembre/inizio ottobre) nella speranza che l’attuale situazione, caratterizzata finalmente da cifre legate al virus molto basse, si cristallizzi e ci permetta di tenere davvero senza patemi l’assemblea secondo le normali modalità previste dallo Statuto dell’Associazione.
È però doveroso precisare che quest’anno è previsto anche il rinnovo delle cariche statutarie ed è giusto sottolineare che quella del comitato è una proposta rivolta alla base dell’Associazione.
Nel caso in cui vi fossero pareri diversi e ci fossero dei soci che manifestamente chiedessero la tenuta dell’assemblea ordinaria nella forma prescritta dall’Ordinanza 2 COVID-19 del Consiglio federale, saremmo pronti a preparare la documentazione da mettere a disposizione per lo svolgimento dell’assemblea con la partecipazione fisica degli associati.
In questo senso, intendiamo interpretare una mancanza di reazione da parte dei nostri associati come un consenso alla visione del Comitato. Caso contrario, attendiamo la formulazione di osservazioni da parte dei contrari.

In attesa di poterci incontrare presto in occasione di qualche manifestazione sportiva, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

il Comitato ATGS

Riunito a Losanna per la sessione estiva, il Comitato centrale di Sportpress ha affrontato i temi lanciati dall’assemblea dei delegati dello scorso dicembre a Ginevra.Temi che sono stati riproposti a più riprese, in occasione dell’assemblea generale delle singole Sezioni, alle quali un membro di Sportpress presenzia regolarmente.
Ricordiamo che Sportpress era stata sollecitata da alcune sezioni affinché si chinasse sulla disaffezione dei soci, sulla mancanza di partecipazione agli eventi organizzati, e sulle difficoltà nel reperire membri di comitato per sopperire a partenze e dimissioni, problema particolarmente sentito in alcune regioni.
Sportpress prese posizione ricordando quale fosse la sua posizione e quali le sue funzioni, rimandando quindi la palla nel campo delle singole Sezioni – non senza aver fatto alcune proposte, tra le quali la fusione tra Sezioni limitrofe – affinché si attivassero alla ricerca di soluzioni che non sono competenza dell’associazione cappello.
Dopo un primo riscontro negativo e qualche critica giudicata fuori luogo, Sportpress ha proceduto a un invio di un secondo documento maggiormente dettagliato, accettato di buon grado da gran parte delle Sezioni.
La situazione è tornata alla normalità, anche se Sportpress deve registrare lo scioglimento (annunciato da tempo) della Sezione di Friburgo, rimasta per anni senza un comitato, affidata negli ultimi mesi a una taskforce che ha lottato invano per la sopravvivenza.
Sportpress ha deciso di contattare i responsabili affinché invitino i soci ad affliarsi a una Sezione di loro scelta, operazione necessaria per conservare la tessera, che altrimenti per statuto va restituita. Contatti sono già stati avviati con la Sezione Vaud.
Esclusa, soprattutto perché così si erano espressi molti responsabili delle singole Sezioni, la possibilità di introdurre la figura del socio individiale. Ne andrebbe dell’organizzazione stessa di Sportpress, e dell’identità regionale delle stesse, alla quale poche Sezioni sono disposte a rinunciare, in nome di difficoltà sormontabili, per quanto specchio di tempi decisamente complicati a livello nazionale.
Capitolo Corso di base : quello romando fa registrare una decina di adesioni, ma se ne attendono diciotto. Solo cinque, per contro, gli iscritti ai moduli di Macolin. Mellini ha proposto che i candidati ticinesi si uniscano ai colleghi svizzerotedeschi per fare in modo che il corso abbia luogo regolarmente. Questo compoterebbe la rinuncia da parte di ATGS all’organizzazione di moduli indipendenti in lingua italiana. Una misura che si rende necessaria, sia per non rinunciare per la seconda volta di fila al Corso base di Macolin, sia perché al momento anche il numero dei candidati ticinesi non consente l’organizzazione di moduli specifici. Una decisione definitiva in merito a questa opzione sarà presa dal comitato ATGS durante la prossima riunione estiva.

30 aprile – Eros Bellinelli, decano della nostra Associazione con i suoi 98 anni, ci ha lasciato. Ultimamente avevamo provato a contattarlo per invitarlo all’assemblea di Bellinzona, ma la risposta era stata cortese e ferma: no, il signor Bellinelli non sarebbe stato in grado di dar seguito al nostro invito. Grande uomo di cultura, Eros dal 1946 è stato redattore e responsabile del servizio Radio e Pubblico per la RSI e dal 1965 capo dei programmi culturali. Nel 1946 era stato anche tra i fondatori dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi, alla quale è stato particolarmente legato almeno sin quando ha esercitato attivamente la professione.

Ai famigliari ATGS porge sentite condoglianze.

Una trentina di soci hanno preso parte venerdì 29 marzo all’assemblea ordinaria dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi, tenutasi a Bellinzona presso l’Auditorium di BancaStato. Nel corso dei lavori è intervenuto anche il vice-sindaco di Bellinzona Andrea Bersani, che ha portato il saluto della Città e ha sottolineato le difficoltà insite nel mestiere del giornalista sportivo, specie se chi sta al fronte opera in una piccola realtà come quella ticinese. Nella sua relazione il presidente di ATGS Tarcisio Bullo si è soffermato sull’andamento del 2018, mettendo in evidenza il difficile momento attraversato dal settore dell’editoria, che richiede un impegno sempre più grande ai giornalisti, e ricordando come la scomparsa del Giornale del Popolo dal panorama editoriale cantonale sia stata una grave perdita. L’assemblea ha approvato i conti, che chiudono con una perdita quasi 8 mila franchi dovuta anche ad aggiustamenti contabili, ha deciso una modifica dello statuto che consentirà al Comitato direttivo di deliberare se necessario spese straordinarie, ha accettato due nuovi membri, ossia Maruska Rezzonico Della Giovanna e Mattia Meier, mentre risultano dimissionari Marco Blaser, Sergio Ostinelli, Mauro Regazzoni, Gabriele Botti e Claudio Meier.
A partire da quest’anno, ATGS in collaborazioni con Ritter Edizioni attribuirà un nuovo premio, ereditando in pratica il Trofeo per il miglior realizzatore assegnato al più prolifico degli hockeisti, che per 37 edizioni era stato gestito dal Giornale del Popolo.
A conclusione dei lavori, è stato assegnato il Premio 2018 al Merito sportivo, che per l’occasione è stato consegnato ad una delegazione del Comitato organizzatore dei Campionati Europei di corsa d’orientamento, tenutisi con pieno successo l’anno scorso in Ticino. Un giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto dal presidente del comitato organizzativo Francesco Guglielmetti e da tutti i suoi collaboratori.
Non è invece stato assegnato il Premio Giuseppe Albertini che viene attribuito ad una giovane promessa del calcio ticinese, in quanto il comitato non ha ritenuto meritevole nessuna candidatura per la stagione in corso.
Per finire, a tutti i presenti è stato presentato in anteprima il nuovo sito internet di ATGS, messo a punto da Roger Locatelli della Webjuice.
Al termine dei lavori tutti i presenti hanno potuto gustare un ottimo buffet presso il ristorante Prisma.
Nella foto (Gabriele Cavaliere): il momento della consegna del Premio al Merito Sportivo 2018 a Francesco Guglielmetti e alla sua squadra.

Se ti interessa la documentazione relativa all’assemblea:

Rendiconto 2018

Rapporto finanziario 2018

Verbale assemblea Generale ordinaria 2018

Ordine del giorno

di Tarcisio Bullo

Sono trascorsi quarant’anni, ma ho un ricordo nitido della prima uscita del Rugge ai microfoni della RSI per raccontare una partita di calcio: fu a Bellinzona, al Comunale, una sera d’agosto del 1978. Fresco vincitore di un concorso per nuovi radiocronisti, Ruggero Glaus si presentò con una folta barba e una catenella al collo che reggeva una vistosa croce. Più che un radiocronista, la sua figura mi ricordava un po’ quella di un frate. Mi apparve schivo: ricordo che stava sulle sue, forse dovette legittimamente lottare per tenere a bada l’emozione dell’esordio.

Lui al microfono, con la sua voce profonda modellata dall’inseparabile sigaretta, e io alla macchina da scrivere, per anni condividemmo la stessa condizione, quella del collaboratore esterno di una testata giornalistica. Perché Ruggero Glaus, impiegato in uno studio tecnico, alla RSI come professionista ci arrivò dopo anni di gavetta, quando già era un uomo maturo. Ci arrivò grazie alle sue brillanti capacità di raccontare gli eventi sportivi, ad un timbro di voce inconfondibile, ma forse, soprattutto, perché era uno che dietro il microfono sapeva dare il giusto ritmo ai suoi racconti e amava lo sport in maniera smisurata.

Con gli anni i nostri rapporti si intensificarono, imparai a conoscere meglio Rugge e qualche sua passione. Capii allora che il personaggio non aveva nulla a che fare con la figura del frate alla quale lo avevo associato inizialmente. Anzi, ho ricordi di trasferte con lui al seguito della Nazionale o dei club di calcio che proprio non hanno nulla da spartire con un comportamento ascetico: Rugge amava smisuratamente la vita, il buon cibo, era un tipo curioso e si è rivelato un compagno di trasferta gradevole, sempre pronto a divertirsi, ma con moderazione e rispetto.

Gli piaceva il suo lavoro, e in effetti non ha voluto fermarsi anche dopo il pensionamento lavorando un po’ per Teleclub, ma la sua sensibilità a volte gli impediva di gustare appieno una notorietà che presentava anche risvolti negativi, quelli dei commenti che Rugge definiva «sprezzanti» e che faceva davvero fatica ad accettare. Glaus ha commentato con competenza soprattutto calcio, hockey su ghiaccio e ciclismo, ha vissuto Mondiali e Olimpiadi estive e invernali, senza mai riuscire a nascondere l’amore immenso per una squadra, il suo FC Chiasso, del quale sognava un giorno di poter diventare presidente e per il quale ha accettato di ricoprire vari ruoli, che non si sono limitati a quello del responsabile dell’addetto stampa. E vogliamo dimenticare un’altra sua grande passione? Dove cresceva un porcino quasi sempre arrivava il Rugge, pronto a scarpinate che duravano giornate intere, anche in luoghi discosti e lontani. In questo senso, ho il rimorso di non aver risposto ad un suo invito in Alsazia, dove aveva comprato casa, perché lì è sempre stagione di funghi. Perdonami, Rugge.

Il collega Ruggero Glaus, nato a Zurigo il 18 luglio 1946, si è spento lo scorso 19 marzo. Dal 1979, dapprima come collaboratore esterno, quindi come professionista, ha lavorato alla RSI come radiocronista, commentando in particolare calcio, hockey su ghiaccio, ciclismo e sci. Alla famiglia, in particolare alla moglie Rosmarie e ai due figli, tutta l’ATGS esprime simpatia e condoglianze.