Comitato confermato per altri due anni con il rinforzo di Samuel Golay che va ad aggiungersi alla squadra del presidente Tarcisio Bullo e dei membri Pietro Filippini, Cristina Casari, Serena Bergomi e Marusca Rezzonico; conti approvati con un avanzo d’esercizio di poco superiore a 2’000 franchi; aumento delle quote sociali da fr. 50.- a fr. 75.- all’anno a partire dal 2025; premio al Merito sportivo assegnato a Marco Cetti e ad Orazio Zannoni; premio Giuseppe Albertini (che viene assegnato ad un giovane talento del calcio ticinese) finito nella bacheca di Nikolas Muci, attaccante del Wil reduce da un ottimo campionato in Challenge League e dalle brillanti prestazioni fornite con la Nazionale U21. Muci purtroppo non ha potuto presenziare alla serata e riceverà il premio in occasione di una delle partite che lo vedranno protagonista nel prossimo campionato.

Ecco, in estrema sintesi, quanto deciso nel corso dell’assemblea di ATGS svoltasi lunedì 27 maggio a Bellinzona, alla presenza di una trentina di soci.

Al capitolo ammissioni e dimissioni si registrano le entrate di David Conti, Luca Mossi e Alessandro Tamburini, mentre lasciano ATGS Paolo Galli, Enrico Carpani, Luca Tramontin, Davide Agosta, Davide Perego e Luca Faranda.

Premio al merito sportivo, Marco Cetti.

La motivazione (di Cristina Casari)

Una vita nell’hockey, su ghiaccio o su cemento. Che i giocatori avessero il materiale sempre in ordine ci pensava lui. Marco Cetti, momò purosangue, per 37 anni è stato il responsabile del materiale per l’HC Chiasso, per i Ticino Rockets e per quanto riguarda l’inline per il Capolago e il Gallarate, formazione che ha anche vinto il campionato nazionale. Pattini, gambali, divise e orpelli vai non hanno segreti per Marco Cetti, che li accudisce come bambini e fa in modo che siano sempre in perfetto stato. La sua carriera è iniziata, come spesso accade, per caso. Dopo una parentesi quale giocatore di hockey a Chiasso, Marco Cetti, si è trovato a sostituire l’allora responsabile del materiale che si era infortunato cadendo sul ghiaccio. Da quell’incarico e da quel mondo non è più uscito, togliendosi molte soddisfazioni. La passata stagione ai GDT Rockets potrebbe essere stata l’ultima per questo impiegato alla Posta, che ha manifestato l’intenzione di passare il testimone e la sua esperienze a giovani leve. Ci faremo dire se ciò è vero o meno.
Una cosa è certa, sino ad ora ha reso con dedizione un compito impegnativo alla comunità hockeistica ticinese e lontano dai riflettori il 59.enne di Mendrisio lo ha sempre fatto con piacere.
Per questo l’Associazione dei Giornalisti sportivi ticinesi gli assegna il Premio al merito sportivo 2024, ringraziandolo per la sua dedizione.

Da sin. Serena Bergomi, Orazio Zannoni, Cristina Casari e Marco Cetti.

Premio al merito sportivo, Orazio Zannoni.

La motivazione (di Serena Bergomi)

Originario di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, coltiva la propria passione infinita per il basket sin da piccolo quando segue la Virtus Minganti di Bologna nei big match contro Milano. Nel 1965 arriva a Vacallo. Della pallacanestro ama il fatto che sia uno sport che contiene tutti gli ingredienti, dal fair play allo spirito di squadra alla fisicità e il lato tattico. L’altra sua grande passione è il tennis, sport che ha praticato a lungo.
Nel 1976 entra nella SAV dove il responsabile della prima squadra, che all’epoca giocava all’aperto, era Luciano Ballerini. Fu costruita la palestra e Orazio venne chiamato per lanciare il movimento giovanile, visto che aveva la tendenza di fermare chiunque e promuovere il basket, adducendo che la SAV avrebbe fatto giocare tutto coloro che si impegnavano davvero.
I due allenatori erano Monica Rusca e Mario Tettamanti e c’erano 11 bambini (tra cui anche i suoi due figli Marco e Luca).
Dopodiché, siccome leggeva in chiesa e in tanti gli dicevano che aveva una voce chiara e bella squillante, si è lanciato anche a fare lo speaker fino a diventare la voce di riferimento della gloriosa SAV Vacallo, senza mai lasciare il settore giovanile e facendo anche parte, più avanti, del comitato dal quale si è ritirato con l’arrivo alla presidenza di Nicoletta Mettel.
I ricordi più belli legati alla sua storia da speaker dei colori gialloverdi risalgono alla partita decisiva per la promozione in A nella stagione 1995/1996, quando con la squadra dovettero giocare in trasferta a Massagno pur essendo in casa e quindi era lui lo speaker tra le mura nemiche. E alla partita degli Harlem Globtrotters del 3 giugno 2007 a Bellinzona. Mentre il giocatore più forte che ha visto è Lamont Jones.
Visto il pubblico, l’entusiasmo e il movimento sempre in crescita, si augura che il Mendrisiotto torni ad avere una squadra di basket nelle massime leghe del campionato.

 

Il comitato direttivo di ATGS sportpress.ch ha il piacere di invitare i membri dell’Associazione all’Assemblea generale ordinaria, che avrà luogo

lunedì 27 maggio alle ore 18.30

presso l’Albergo Unione, Via Henri Guisan, 6500 Bellinzona

Al termine dei lavori assembleari e della consegna dei premi al Merito Sportivo e Giuseppe Albertini, seguirà un momento conviviale con un aperitivo offerto.
Per ragioni organizzative chi vuole partecipare a questo momento è pregato di iscriversi inviando un messaggio al nostro indirizzo info@atgs.ch entro mercoledì 22 maggio.

Non è invece necessaria l’iscrizione per coloro che prenderanno parte unicamente all’assemblea.

I lavori si svolgeranno secondo questo ordine del giorno:

  1. Benvenuto e appello
  2. Nomina di due scrutatori
  3. Approvazione del verbale relativo all’assemblea 2023
  4. Relazione presidenziale
  5. Esame del rendiconto 2023, rapporto dei revisori, approvazione e scarico al comitato
  6. Fissazione della quota sociale a norma dell’art. 6.5 dello Statuto
  7. Rapporto del comitato direttivo in merito alla verifica dell’attività dei soci
  8. Nomine statutarie
  9. Membro ticinese del comitato di sportpress.ch
  10. Programma attività 2024
  11. Ammissioni e dimissioni
  12. Designazione località assemblea 2025
  13. Annuncio relativo all’assegnazione del premio Giuseppe Albertini e al Merito Sportivo
  14. Eventuali

DOCUMENTI UTILI DA SCARICARE

Conto esercizio 2023

Verbale AGO 2023

Vittima di un’ischemia cerebrale è deceduto nella notte tra giovedì e venerdì il presidente di sportpress.ch Gérard Bucher.
Aveva 71 anni ed era stato eletto presidente nel 2020, prendendo il posto di Janine Geigele, dopo essere stato vice-presidente dell’associazione nazionale per sei anni. Gérard era padre di quattro figli.

Il vodese era un uomo meraviglioso, entusiasta della vita, dello sport e della nostra professione. Durante i quattro anni della sua presidenza, densi di frequentazioni e di scambi proficui, tra di noi era nata una vera amicizia e più volte aveva manifestato stima e vicinanza con la nostra ATGS.
Aveva la battuta pronta, era capace di sdrammatizzare qualsiasi situazione e stava cercando di rinnovare profondamente sportpress.ch, consapevole dell’evoluzione dei tempi e preoccupato per la crisi vissuta dal giornalismo, quello sportivo in particolare, l’erosione costante dei membri dell’associazione, la perdita progressiva di attrazione da parte di una professione che egli ha praticato con grande fervore.
A sportpress.ch ha dedicato molto tempo, cercando di tessere buoni rapporti con tutte le 13 sezioni nazionali, facendo sentire la sua vicinanza.

Uomo dai molteplici interessi, soprattutto grande appassionato di basket, molto socievole, competente e lucido nelle sue analisi, Gérard ci mancherà moltissimo e mancherà soprattutto al comitato centrale di sportpress.ch, profondamente rinnovato nel momento in cui lui ha assunto la presidenza e guidato con particolare attenzione alla coesione dei suoi membri.

Gli diciamo addio con una tristezza infinita, col rammarico di non aver saputo cogliere al volo quel suo invito ripetuto più volte per una gita sul lago Lemano a bordo della sua barca.

La direzione di sportpress.ch sarà assicurata ad interim dal vicepresidente Sandro Mühlebach in collaborazione col segretariato.

Alla famiglia di Gérard Bucher esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.

Tarcisio e tutto il comitato di ATGS

Ancora un lutto, purtroppo, nella famiglia ATGS: ci ha infatti lasciati all’età di 85 anni il collega Fiorenzo Zanotta, chiassese doc, grande appassionato di ciclismo. Da anni Fiorenzo seguiva la nostra attività senza prendere parte in persona agli eventi organizzati, ma non ha mai rinunciato alla sua tessera di giornalista sportivo. Il ciclismo non lo ha soltanto seguito, ma anche vissuto come dirigente: è stato infatti presidente della Federazione cantonale fino al 2001. Ai famigliari esprimiamo le sentite condoglianze dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi.

Il collega Marco Maffioletti ricorda Maurizio Urech che ci ha purtroppo lasciati alcuni giorni or sono dopo una breve malattia.

 

“È morto Maurizio Urech”. Il messaggio che arriva sul mio cellulare è di quelli che lasciano incredulità e smarrimento. Non sono il solo: quando condivido la notizia con i colleghi svizzero tedeschi presenti alla Bossard Arena di Zugo, tutti restano sbigottiti.
Perché Maurizio era conosciuto in tutta la Svizzera ed era anche una sorta di ponte di collegamento tra il Ticino e la Svizzera tedesca. Una malattia fulminea se lo è portato via a soli 65 anni proprio nel suo momento preferito dell’anno, quello dei playoff, con il suo amatissimo Lugano impegnato nell’ennesima battaglia. Maurizio faceva parte dell’inventario alla Cornèr Arena, ne conosceva ogni angolo, ogni ragnatela e seguiva praticamente quotidianamente le vicende del club bianconero. Da oltre due decenni collaborava con testate di oltre Gottardo, come ad esempio il “Blick” oppure con il portale “Hockeyfans”, mentre in Ticino collaborava tra gli altri con il quotidiano “laRegione”.
Arrivato al giornalismo dal settore bancario, il nativo argoviese era anche un habitué dei Mondiali di hockey. Per questioni di budget non si recava mai in hotel costosi o sfarzosi, ma con umiltà si accontentava di qualche appartamento low-cost, a volte condiviso con qualche collega, non aveva bisogno del lusso o di ampi spazi. Era uno stakanovista, praticamente sempre in sala stampa, dalle 10 del mattino sino al termine dell’ultimo incontro, il più delle volte con le sue cuffiette all’orecchio (amava tanto la musica) e circondato dalle sue adorate gazzose. Non si perdeva mai un match, nemmeno il Kazakistan-Italia di turno a un orario poco consono. Spesso non si recava nemmeno a pranzo, preferiva mangiare qualche snack in sala stampa. A Maurizio non piaceva apparire, non aveva manie di protagonismo, era d’indole molto calma, cordiale, rispettoso di tutti e dotato di un fine senso dell’umorismo. Non si arrabbiava mai, non lo si vedeva mai alzare la voce. Trascorreva le notti a casa in quel di Mendrisio a seguire la NHL. Il suo amore non si limitava però solo all’hockey, seguiva lo sport a 360 gradi ed era pure una presenza fissa a Cornaredo. Il calcio (e il fantacalcio) erano un’altra parte integrante della sua vita. Ogni tanto si divertiva a tirarmi in giro a causa dei risultati poco edificanti del mio Losanna. Tanti anche gli aneddoti del passato, Maurizio amava raccontare della sua gioventù, quando da bambino si recava al vecchio Scharten a vedere il Baden oppure al Brügglifeld a seguire l’Aarau. Tra sei settimane avrebbe ovviamente presenziato ai Mondiali di Praga, purtroppo il destino ha deciso altrimenti. Il suo posto rimarrà tristemente vuoto. Farà strano entrare in sala stampa e non vederlo lì con le sue gazzose, sarà triste, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre.
Ciao Mauri!

Marco Maffioletti

Come nelle prime due edizioni del 1981 e 1982, vinte dal compianto Dave Gardner, il Trofeo Atgs-Ritter, che premia il miglior marcatore di Ambrì Piotta e Lugano, è stato vinto nella stagione 2022/23 da un biancoblù, cioè Michael Spacek.
Il centro ceco ha collezionato 50 punti (14 gol e 36 assist) in altrettante partite risultando così il miglior marcatore delle due squadre ticinesi al termine della regular season, quando è terminata la stagione dell’Ambrì Piotta. Spacek è il terzo ceco a conquistare il trofeo dopo il luganese Jaroslav Bednar nel 2012 ed il biancoblù Dominik Kubalik nel 2019.

L’ultimo pupillo di Luca Cereda a imporsi era invece stato Matt D’Agostini nel 2020.

Alle spalle del topscorer dei leventinesi si è invece inserito il casco giallo del Lugano, il finlandese Markus Granlund, autore di una stagione da 45 punti (22 gol e 23 assist) in 47 partite. Il podio è completato da Dario Bürgler, grazie ai suoi 42 punti (14 gol e 28 assist) in 52 partite.

Rimane fuori dal podio soltanto per aver segnato un gol in meno del suo compagno di squadra a parità di punti, il primo ticinese di questa classifica, l’attaccante dell’Ambrì Piotta Inti Pestoni, autore di 13 gol e 29 assist.

Sabato sera 24 febbraio alla Gottardo Arena di Ambrì il trofeo è stato consegnato per l’ultima volta: era stato ideato dal compianto collega Aristide Cavaliere, spentosi recentemente, quand’era vicedirettore del Giornale del Popolo, e in origine di chiamava appunto Trofeo Giornale del Popolo.

Scomparso il quotidiano della Curia, Aristide aveva voluto che la tradizione non si fermasse e aveva coinvolto nell’organizzazione l’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi, ma aveva espresso il desiderio di non andare oltre l’edizione 2023 del Trofeo.

Oltre ad una coppa destinata al miglior realizzatore, il Trofeo prevede anche la consegna di un assegno di 1’000.- franchi a favore del settore giovanile del club rappresentato dal vincitore.

L’ultimo trofeo è stato consegnato prima del fischio d’inizio di Ambrì Piotta-Davos dalla figlia di Aristide Cavaliere, Ilaria, e da Tarcisio Bullo, presidente dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi. Sul ghiaccio, con Michael Spacek, a ricevere l’assegno per il settore giovanile del club, anche il presidentissimo Filippo Lombardi (foto: Photobrusca/Marusca Rezzonico).

Il nostro collega Marco Galli ci ha lasciati nella giornata di domenica. Da tempo era sofferente a causa di una forma di diabete piuttosto aggressiva che l’aveva costretto ad un trapianto di rene lo scorso anno. Sembrava la fine di un calvario, ma la malattia ha profondamente segnato Marco, che debilitato nel fisico non ha più potuto riprendersi. A fine gennaio avrebbe compiuto 65 anni.

Galli ha trascorso una vita da freelance, collaborando principalmente con il Giornale del Popolo, ma il fatto che fosse onnipresente soprattutto alle partite di basket e della pallanuoto, le sue grandi passioni assieme al calcio, gli ha spalancato le porte per la collaborazione con quasi tutte le testate ticinesi. Su La Regione si firmava Giorgio Franchi, sul Corriere del Ticino Walo.

Non è mai riuscito a coronare il suo sogno di entrare a far parte stabilmente di una redazione sportiva come professionista, ma da freelance ha occupato spazi  e seguito avvenimenti che spesso i redattori più importanti non potevano o non volevano coprire. Sempre disponibile e gentile, Marco non si faceva mai cogliere impreparato e quando gli si chiedeva un servizio si faceva in quattro per poter soddisfare la richiesta. Non è riuscito ad affermarsi come una grande firma, ma lo ricorderemo tra i molti che, umilmente, hanno recitato una parte importante nel mondo del nostro giornalismo, contribuendo a raccontare fatti e riferire di persone che senza quelli come lui difficilmente avrebbero ottenuto attenzione. Ha fatto parte di un mondo che, complici le difficoltà odierne dell’editoria, piano piano sta scomparendo, vittima dei “tagli” di budget e di scelte editoriali che privilegiano soprattutto gli sport più seguiti.

Ai famigliari esprimiamo le condoglianze della nostra Associazione.

L’avevo sentito poco prima di Natale: “Sono tornato a casa, ma non posso certo affermare di essere in forma” mi disse.
Il giorno di Santo Stefano il nostro grande amico, già vicepresidente di ATGS e socio onorario Aristide Cavaliere ci ha lasciati.

Aveva 86 anni, festeggiati a fine novembre. Da tempo era sofferente per problemi cardiaci e si definiva un “miracolato”.

Ari era un inguaribile ottimista: avevamo ancora in sospeso la consegna dell’ultimo Trofeo Ritter-ATGS a Michael Spacek, rinviata ad inizio stagione per i problemi di salute che aveva incontrato nel corso dell’estate. “Credo di non farcela a venire in pista, delegherò il compito a Marco o Ilaria” (i suoi figli), ma intanto pensava alla coppa da consegnare e io a dirgli “Ari, evita però di comprare un trofeo che per trasportarlo serve un camion”. Chi c’era all’assemblea di Mezzovico in primavera si ricorderà della “mostruosa” coppa consegnata al collega Luca Righetti che la ritirò a nome di Mark Arcobello…

Quando consegneremo il trofeo a Michael Spacek un velo di tristezza aleggerà nell’aria, perché ricorderemo inevitabilmente Aristide, che da qualche parte sorriderà pensando a tutto quel che ha fatto per lo sport ticinese. Il trofeo destinato a Spacek sarebbe stato l’ultimo della serie, (“sono stanco, non  ho più voglia di queste cose”) ma noi a questo punto faremo il possibile per cercare di mantenere in vita la tradizione, lo dobbiamo ad Ari.

Originario di Lodrino, dov’era cresciuto, Aristide Cavaliere abbracciò la professione di giornalista da giovane, entrando nella redazione del Giornale del Popolo diretto allora da Mons. Alfredo Leber. Sportivo praticante Aristide assunse le redini della redazione sportiva del giornale, illustrandosi per il suo grande spirito di iniziativa che lo portò in particolare a “inventarsi” le pagine dedicate al calcio regionale. Fu un innovatore, che negli anni seguenti venne imitato da quasi tutte le altre testate.

Aveva un’idea di giornalismo molto semplice: per farsi leggere, bastava uscire sul territorio, raccontare le cose che succedevano lì, toccare il cuore della gente. Al Giornale del Popolo scalò le gerarchie, diventando vicedirettore e per un periodo di tempo anche direttore ad interim.

Membro convinto ed appassionato di ATGS, Aristide affiancò in comitato come vicepresidente Ulisse Carugati per un  lungo periodo e non v’è dubbio che quella coppia negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso fece le fortune della nostra Associazione, dandole visibilità e una forza economica che è stata trasmessa fino ai giorni nostri.

Aristide Cavaliere era sempre presente agli appuntamenti di ATGS e aveva voluto che la nostra Associazione raccogliesse il testimone dal Giornale del Popolo nell’organizzazione del trofeo destinato al miglior marcatore delle squadre ticinesi di hockey su ghiaccio. Siccome quando aveva lasciato il Giornale del Popolo aveva fondato la Ritter Promotion (una delle prime aziende ticinesi attive nella comunicazione) aveva voluto legare il nome della sua azienda al Trofeo, che finanziava con generosità (Ritter era lo pseudomino col quale firmava una parte dei suoi articoli).

Ci mancherai, caro Ari, amico generoso, intelligente e gentile. Noi di ATGS ti dobbiamo un grande grazie per tutto il tempo che ci hai dedicato, per la tua fedeltà, per la passione con la quale hai sostenuto la nostra Associazione.

Riposa in pace e condoglianze a tutta la tua famiglia.

Tarcisio

 

 

 

 

Il comitato dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi augura ai propri associati, alle loro famiglie e a tutti gli sportivi ticinesi un lieto Natale e un 2024 ricco di soddisfazioni, tanta salute e serenità.

Sportivamente parlando, nel nuovo anno ci sarà da divertirsi, perché non saranno in programma soltanto le consuente competizioni, ma anche due appuntamenti di grande richiamo come il Campionato Europeo di calcio che si svolgerà in Germania dal 14 giugno al 14 luglio e le Olimpiadi di Parigi dal 26 luglio all’11 agosto.

Qualche altra data importante da ricordare:

16-24 marzo finali Coppa del mondo di sci alpino a Saalbach

10-26 maggio Mondiale di hockey Ostrava e Praga

2 giugno finale di Coppa svizzera di calcio

9-18 giugno Tour de Suisse (ciclismo)

23-30 settembre Campionato del mondo di ciclismo a Zurigo

Sarà anche banale, ma regalare un libro per Natale fa sempre piacere, a chi il regalo lo fa (togliendosi il problema del cosa regalare…) e a chi lo riceve.

Suggeriamo volentieri tre titoli allora, frutto della “fatica” di due nostri colleghi.

Il Tour de Suisse visto dal Ticino

Il primo suggerimento è per un libro di successo che oramai da mesi è nelle vetrine delle maggiori librerie del Ticino e l’ha scritto il collega Giancarlo Dionisio.

“Sulle strade eroiche del Tour de Suisse – Ticino e ticinesi in bicicletta” racconta la storia del Tour vissuto dai corridori ticinesi.

Il Tour de Suisse è la più affascinante vetrina del paese. Trentasette corridori del nostro cantone hanno tentato di accenderne le luci. Uno solo ci è riuscito, nel 1961. L’avvincente rincorsa alla maglia gialla – i meno giovani direbbero maglia d’oro – da Luigi Luisoni, che nel 1933 fu il primo ticinese a concludere la prima edizione della nostra corsa nazionale, fino a Oliver Zaugg, ticinese d’adozione, che il 19 giugno del 2016 è stato l’ultimo a prendervi parte.

Novant’anni di fatiche, sudore, sofferenza, gloria, paure, emozioni, lacrime, sorrisi, amicizia, solidarietà, astuzie, trionfi e sconfitte, storie raccontate con gli occhi e col cuore di chi ne è stato in parte testimone diretto, in parte è andato scavare nell’album dei ricordi.

Un libro che ci porta in casa molto Ticino. Con la sua gente, le sue bellezze, la sua fierezza e il suo orgoglio di terra che le cose, quando ci si mette, le sa fare bene,

Il volume, edito da Fontana Edizioni, costa 39.- franchi.

L’elenco completo dei corridori ticinesi che figurano nel volume:
Giovanni Albisetti • John Baldi • Charles Balestra • Bruno Besana • Rubens Bertogliati • Luciano Caccia • Patrick Calcagni • Rocco Cattaneo • Emilio Croci-Torti • Antonio Ferretti • Sergio Gerosa • Mauro Gianetti • Noè Gianetti • Ernesto Guidali • Andrea Guidotti • Carlo Lafranchi • Renato Lafranchi • Luigi Luisoni • Fausto Lurati • Ettore Maestranzi • Attilio Moresi • Omar Pedretti • René Pedroli • Remo Pianezzi • Felice Puttini • Giovanni Rossi • Rodolfo Soldati • Giuseppe Squizzato • Pietro Tarchini • Marco Vitali • Sandro Vitali • David Vitoria • Gottfried Weilenmann • Linda Zanetti • Oliver Zaugg • Pietro Zucconi • Cesare Zuretti

 

Anche le scalinate hanno il loro perchè

Un altro libro, questa volta firmato al collega Nicola Pfund, è dedicato alle più belle scalinate del canton Ticino: “Da un gradino all’altro: le più belle scalinate del canton Ticino” è il titolo del volume e come quello dedicato al Tour de Suisse di Dionisio è edito da Fontana Edizioni.

Scalinate cittadine, religiose e soprattutto contadine (con un cenno pure alle scalinate delle “competizioni” lungo le ardite funicolari).

Una ricerca molto ricca e approfondita, la prima del genere in Ticino, in cui l’Autore ha cercato di proiettare luce su queste opere architettoniche, a volte straordinarie, togliendole in qualche modo dal loro anonimato.

E scoprendo, spesso, delle storie avvincenti, appassionanti. Al punto da rendersi conto che anche le scalinate sono una vera peculiarità, un tratto distintivo di questo variegato e straordinario territorio che è il Canton Ticino.

Il libro propone anche, per ciascuna scalinata, un itinerario a piedi, alla portata di tutti, che si sviluppa a partire da essa: la possibilità quindi per gli amanti delle passeggiate di avere alcune interessanti proposte escursionistiche.

Il volume può essere acquistato al prezzo di 39.- franchi in libreria oppure presso l’editore, scrivendo a edizioni@fontana.ch.

Un romanzo ambientato nel mondo del calcio

L’utimo libro che vogliamo segnalare, sempre a firma di Giancarlo Dionisio, è un romanzo, edito da Salvioni Edizioni: “La porta in faccia”.

Racconta la storia di Giorgio, una promessa del calcio italiano. Il suo percorso parte dalla squadretta dell’Oratorio del paese, in Sicilia, per approdare al grande palcoscenico della serie A. Dapprima in una provinciale, che Giorgio trascina al successo in Coppa Italia, poi nella Juventus.
Il sogno del ragazzino si materializza. Ma sarà l’inizio di un lungo calvario che si dipana tra Lucerna, l’Engadina, Torino, e Roma. Nell’universo tritatutto del grande calcio si sgretolano i sani principi ricevuti da una famiglia semplice e onesta.
Si dissolve l’amore di Stefania, la fidanzata storica. Si esaltano i valori distruttivi nei confronti di chi, a poco più di vent’anni, si ritrova ricco, famoso, viziato e coccolato da pubblico, media, e belle ragazze.

192 pagine, il volume è in vendita a 22.- franchi e sarà presentato questo mercoledì 13 dicembre a LaFilanda di Mendrisio alle 18.30, con un intervento dell’Autore e del giornalista e scrittore Carlo Silini.

 

La conferenza

Da ultimo vogliamo segnalarvi un’interessante conferenza organizzata dal nostro socio Paolo Spalluto.

Si tratta di un incontro con  il noto procuratore Giovanni Branchini (agente tra l’altro di Ronaldo, Seedorf, Montolivo e altri) che avverrà a Chiasso allo Spazio Officina, giovedì 18 gennaio prossimo alle 18.30.

Il titolo della serata è “Che futuro attende il calcio?”

L’ingresso è libero, ma i posti sono limitati ed è necessario iscriversi a questo indirizzo eventi@age-sa.ch