Bellinzona – Quella di lunedì 18 novembre è stata davvero una bella serata, che ci ha permesso di conoscere meglio due ciclisti di casa nostra, Linda Zanetti – in Ticino ci è nata – e Domenico Pozzovivo, italiano, che da noi ha scelto di vivere con sua moglie e, nascerà a fine anno, con sua figlia.

A moderare l’incontro, introdotto da presidente di ATGS Tarcisio Bullo, il collega Stefano Ferrando, capace di porre le domande giuste ai due atleti e di tenere sempre viva la serata. Domenico Pozzovivo dopo una lunga carriera fatta di successi e presenza ai vertici delle classifiche delle varie competizioni ha annunciato il ritiro: curioso, colto (ha tre lauree), Domenico di sicuro non resterà con le mani in mano, anche se – come ha detto il collega Stefano – non tutti credono davvero che il richiamo della corsa per lui si sia esaurito. Asettiamo la primavera dunque, e vediamo…

La nostra Linda invece ha tanta voglia di stupiree e di far bene: ha raccontato delle grandi emozioni vissute ai Giochi olimpici di Parigi, del cambio di squadra che ora l’ha portata in Norvegia al team Uno-X Moblity, col quale disputerà le prossime due stagioni del World Tour sperando di poter salire ancora più in alto nelle gerarchie del ciclismo femminile.

Alla serata che abbiamo organizzato hanno preso parte oltre cinquanta persone che hanno potuto intervenire e porre domande ai due atleti. Presente anche una folta schiera di ragazzini che disputano i vari campionati giovanili di ciclismo: un bel momento per loro, sfruttato a fine serata per fare dei selfie con i loro beniamini.

Come sempre scarsa la partecipazione dei soci ATGS: solo una quindicina – comitato compreso! – che dopo l’incontro ha proseguito la serata al ristorante Prisma con un aperitivo e un brindisi augurale per le ormai imminenti festività di fine anno.

Servizio fotografico di Marusca Rezzonico

 

Losanna, 8 novembre 2024 – In occasione dell’assemblea generale annuale tenutasi presso il World Archery Excellence Centre di Losanna, l’associazione professionale sportpress.ch ha approvato i conti d’esercizio del 2023 con un certo sollievo, perché la situazione finanziaria preoccupante è stata almeno in parte risanata e l’anno contabile si è chiuso con un utile d’esercizio di 8.964 franchi.

L’assemblea ha espresso la propria apprensione per il clima che circonda la libertà di stampa e, più in particolare, per le norme che regolano l’accesso dei professionisti dei media sportivi agli eventi in Svizzera, ma anche per le condizioni quadro sempre più difficili nelle quali i giornalisti sportivi sono chiamati a lavorare.

Sandro Mühlebach, presidente ad interim di sportpress.ch, lo ha detto chiaramente nella sua relazione annuale, affermando che “oggi molte discipline sportive, federazioni e club non trovano quasi più spazio nei media. Stanno sviluppando i propri servizi di comunicazione e comunicano direttamente con i loro sostenitori. Hanno sempre meno bisogno di giornalisti critici. Il valore della nostra professione continua a diminuire”.

L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha un progetto a questo proposito, nato nel contesto della pandemia COVID. Esso contiene un “Piano d’azione nazionale per i professionisti dei media”, volto ad aumentare il valore del giornalismo e a migliorare la sicurezza dei professionisti dei media.

Da parte sua, sportpress.ch partecipa attivamente a un gruppo di lavoro che sta esaminando la possibilità di standardizzare le varie tessere stampa in Svizzera, con l’obiettivo, tutt’altro che facile da raggiungere, di distinguere i “veri” giornalisti da chi sfrutta invece la professione per fini personali.

 

Minacce e violenza contro i giornalisti

L’UFCOM sta inoltre lavorando in stretta collaborazione con l’industria dei media per elaborare un piano d’azione nazionale (PAN) per la sicurezza dei giornalisti in Svizzera. Questo documento comprende nove misure concrete nei settori della sensibilizzazione e della prevenzione, della protezione e del sostegno in caso di minacce e violenza e del quadro giuridico. Le minacce e la violenza contro i giornalisti esistono anche in Svizzera., soprattutto – è stato appurato – nell’ambiente digitale, dove molti di loro sperimentano un’ostilità che può arrivare fino all’incitamento all’odio.

Questo piano d’azione è posto sotto l’egida del Consiglio federale ed è una raccomandazione, non un documento vincolante. L’UFCOM svolge un ruolo di supporto, sensibilizzando, comunicando e riunendo i vari attori coinvolti e aiutando a trovare e attuare soluzioni. In questo contesto, l’indipendenza dei media è fondamentale.

Giorgio Keller nuovo presidente dei giornalisti sportivi svizzeri

Dopo l’improvvisa scomparsa in aprile del presidente Gérard Bucher, l’assemblea ha eletto per acclamazione Giorgio Keller alla guida di Sportpress.ch. Il 67enne, originario del Ticino ma zurighese d’adozione e residente in Argovia, è molto apprezzato dai media svizzeri e può far valere una vasta esperienza come commentatore sportivo, fotografo, organizzatore di eventi e autore di libri sportivi.

Complimentandosi con Giorgio, ATGS gli formula tanti auguri di buon  lavoro. Nel comitato centrale, dopo la scomparsa di Gérard Bucher e le dimissioni per ragioni di salute del responsabile delle finanze Alexander Schär, resta da occupare un posto che spetta alla Romandia o al Ticino, ma in questo senso non ci sono state proposte. L’assemblea ha dato mandato al comitato di attivarsi per completare il numero dei suoi rappresentanti.

Qui potete visionare il Piano d’azione nazionale per la sicurezza dei professionisti dei media in Svizzera

È con grande piacere che vi informiamo della candidatura del collega Giorgio Keller, nato (il 26 luglio del 1957) e cresciuto a Bellinzona, ma trasferitosi in gioventù a Zurigo, alla presidenza di sportpress.ch.
Come noto, la scorsa primavera è deceduto improvvisamente il presidente di sportpress.ch Gérard Bucher, lasciando un grande vuoto nella nostra Associazione nazionale.
L’assemblea dei delegati di sportpress.ch si svolgerà domani, venerdì 8 novembre a Losanna e all’ordine del giorno figura l’elezione del comitato e di un nuovo presidente.
Giorgio Keller fa parte della sezione di Zurigo ed è proposto alla carica da quella sezione. Al momento è il solo candidato alla presidenza.

Comitato confermato per altri due anni con il rinforzo di Samuel Golay che va ad aggiungersi alla squadra del presidente Tarcisio Bullo e dei membri Pietro Filippini, Cristina Casari, Serena Bergomi e Marusca Rezzonico; conti approvati con un avanzo d’esercizio di poco superiore a 2’000 franchi; aumento delle quote sociali da fr. 50.- a fr. 75.- all’anno a partire dal 2025; premio al Merito sportivo assegnato a Marco Cetti e ad Orazio Zannoni; premio Giuseppe Albertini (che viene assegnato ad un giovane talento del calcio ticinese) finito nella bacheca di Nikolas Muci, attaccante del Wil reduce da un ottimo campionato in Challenge League e dalle brillanti prestazioni fornite con la Nazionale U21. Muci purtroppo non ha potuto presenziare alla serata e riceverà il premio in occasione di una delle partite che lo vedranno protagonista nel prossimo campionato.

Ecco, in estrema sintesi, quanto deciso nel corso dell’assemblea di ATGS svoltasi lunedì 27 maggio a Bellinzona, alla presenza di una trentina di soci.

Al capitolo ammissioni e dimissioni si registrano le entrate di David Conti, Luca Mossi e Alessandro Tamburini, mentre lasciano ATGS Paolo Galli, Enrico Carpani, Luca Tramontin, Davide Agosta, Davide Perego e Luca Faranda.

Premio al merito sportivo, Marco Cetti.

La motivazione (di Cristina Casari)

Una vita nell’hockey, su ghiaccio o su cemento. Che i giocatori avessero il materiale sempre in ordine ci pensava lui. Marco Cetti, momò purosangue, per 37 anni è stato il responsabile del materiale per l’HC Chiasso, per i Ticino Rockets e per quanto riguarda l’inline per il Capolago e il Gallarate, formazione che ha anche vinto il campionato nazionale. Pattini, gambali, divise e orpelli vai non hanno segreti per Marco Cetti, che li accudisce come bambini e fa in modo che siano sempre in perfetto stato. La sua carriera è iniziata, come spesso accade, per caso. Dopo una parentesi quale giocatore di hockey a Chiasso, Marco Cetti, si è trovato a sostituire l’allora responsabile del materiale che si era infortunato cadendo sul ghiaccio. Da quell’incarico e da quel mondo non è più uscito, togliendosi molte soddisfazioni. La passata stagione ai GDT Rockets potrebbe essere stata l’ultima per questo impiegato alla Posta, che ha manifestato l’intenzione di passare il testimone e la sua esperienze a giovani leve. Ci faremo dire se ciò è vero o meno.
Una cosa è certa, sino ad ora ha reso con dedizione un compito impegnativo alla comunità hockeistica ticinese e lontano dai riflettori il 59.enne di Mendrisio lo ha sempre fatto con piacere.
Per questo l’Associazione dei Giornalisti sportivi ticinesi gli assegna il Premio al merito sportivo 2024, ringraziandolo per la sua dedizione.

Da sin. Serena Bergomi, Orazio Zannoni, Cristina Casari e Marco Cetti.

Premio al merito sportivo, Orazio Zannoni.

La motivazione (di Serena Bergomi)

Originario di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, coltiva la propria passione infinita per il basket sin da piccolo quando segue la Virtus Minganti di Bologna nei big match contro Milano. Nel 1965 arriva a Vacallo. Della pallacanestro ama il fatto che sia uno sport che contiene tutti gli ingredienti, dal fair play allo spirito di squadra alla fisicità e il lato tattico. L’altra sua grande passione è il tennis, sport che ha praticato a lungo.
Nel 1976 entra nella SAV dove il responsabile della prima squadra, che all’epoca giocava all’aperto, era Luciano Ballerini. Fu costruita la palestra e Orazio venne chiamato per lanciare il movimento giovanile, visto che aveva la tendenza di fermare chiunque e promuovere il basket, adducendo che la SAV avrebbe fatto giocare tutto coloro che si impegnavano davvero.
I due allenatori erano Monica Rusca e Mario Tettamanti e c’erano 11 bambini (tra cui anche i suoi due figli Marco e Luca).
Dopodiché, siccome leggeva in chiesa e in tanti gli dicevano che aveva una voce chiara e bella squillante, si è lanciato anche a fare lo speaker fino a diventare la voce di riferimento della gloriosa SAV Vacallo, senza mai lasciare il settore giovanile e facendo anche parte, più avanti, del comitato dal quale si è ritirato con l’arrivo alla presidenza di Nicoletta Mettel.
I ricordi più belli legati alla sua storia da speaker dei colori gialloverdi risalgono alla partita decisiva per la promozione in A nella stagione 1995/1996, quando con la squadra dovettero giocare in trasferta a Massagno pur essendo in casa e quindi era lui lo speaker tra le mura nemiche. E alla partita degli Harlem Globtrotters del 3 giugno 2007 a Bellinzona. Mentre il giocatore più forte che ha visto è Lamont Jones.
Visto il pubblico, l’entusiasmo e il movimento sempre in crescita, si augura che il Mendrisiotto torni ad avere una squadra di basket nelle massime leghe del campionato.

 

Il comitato direttivo di ATGS sportpress.ch ha il piacere di invitare i membri dell’Associazione all’Assemblea generale ordinaria, che avrà luogo

lunedì 27 maggio alle ore 18.30

presso l’Albergo Unione, Via Henri Guisan, 6500 Bellinzona

Al termine dei lavori assembleari e della consegna dei premi al Merito Sportivo e Giuseppe Albertini, seguirà un momento conviviale con un aperitivo offerto.
Per ragioni organizzative chi vuole partecipare a questo momento è pregato di iscriversi inviando un messaggio al nostro indirizzo info@atgs.ch entro mercoledì 22 maggio.

Non è invece necessaria l’iscrizione per coloro che prenderanno parte unicamente all’assemblea.

I lavori si svolgeranno secondo questo ordine del giorno:

  1. Benvenuto e appello
  2. Nomina di due scrutatori
  3. Approvazione del verbale relativo all’assemblea 2023
  4. Relazione presidenziale
  5. Esame del rendiconto 2023, rapporto dei revisori, approvazione e scarico al comitato
  6. Fissazione della quota sociale a norma dell’art. 6.5 dello Statuto
  7. Rapporto del comitato direttivo in merito alla verifica dell’attività dei soci
  8. Nomine statutarie
  9. Membro ticinese del comitato di sportpress.ch
  10. Programma attività 2024
  11. Ammissioni e dimissioni
  12. Designazione località assemblea 2025
  13. Annuncio relativo all’assegnazione del premio Giuseppe Albertini e al Merito Sportivo
  14. Eventuali

DOCUMENTI UTILI DA SCARICARE

Conto esercizio 2023

Verbale AGO 2023

Vittima di un’ischemia cerebrale è deceduto nella notte tra giovedì e venerdì il presidente di sportpress.ch Gérard Bucher.
Aveva 71 anni ed era stato eletto presidente nel 2020, prendendo il posto di Janine Geigele, dopo essere stato vice-presidente dell’associazione nazionale per sei anni. Gérard era padre di quattro figli.

Il vodese era un uomo meraviglioso, entusiasta della vita, dello sport e della nostra professione. Durante i quattro anni della sua presidenza, densi di frequentazioni e di scambi proficui, tra di noi era nata una vera amicizia e più volte aveva manifestato stima e vicinanza con la nostra ATGS.
Aveva la battuta pronta, era capace di sdrammatizzare qualsiasi situazione e stava cercando di rinnovare profondamente sportpress.ch, consapevole dell’evoluzione dei tempi e preoccupato per la crisi vissuta dal giornalismo, quello sportivo in particolare, l’erosione costante dei membri dell’associazione, la perdita progressiva di attrazione da parte di una professione che egli ha praticato con grande fervore.
A sportpress.ch ha dedicato molto tempo, cercando di tessere buoni rapporti con tutte le 13 sezioni nazionali, facendo sentire la sua vicinanza.

Uomo dai molteplici interessi, soprattutto grande appassionato di basket, molto socievole, competente e lucido nelle sue analisi, Gérard ci mancherà moltissimo e mancherà soprattutto al comitato centrale di sportpress.ch, profondamente rinnovato nel momento in cui lui ha assunto la presidenza e guidato con particolare attenzione alla coesione dei suoi membri.

Gli diciamo addio con una tristezza infinita, col rammarico di non aver saputo cogliere al volo quel suo invito ripetuto più volte per una gita sul lago Lemano a bordo della sua barca.

La direzione di sportpress.ch sarà assicurata ad interim dal vicepresidente Sandro Mühlebach in collaborazione col segretariato.

Alla famiglia di Gérard Bucher esprimiamo le nostre più sentite condoglianze.

Tarcisio e tutto il comitato di ATGS

Ancora un lutto, purtroppo, nella famiglia ATGS: ci ha infatti lasciati all’età di 85 anni il collega Fiorenzo Zanotta, chiassese doc, grande appassionato di ciclismo. Da anni Fiorenzo seguiva la nostra attività senza prendere parte in persona agli eventi organizzati, ma non ha mai rinunciato alla sua tessera di giornalista sportivo. Il ciclismo non lo ha soltanto seguito, ma anche vissuto come dirigente: è stato infatti presidente della Federazione cantonale fino al 2001. Ai famigliari esprimiamo le sentite condoglianze dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi.

Il collega Marco Maffioletti ricorda Maurizio Urech che ci ha purtroppo lasciati alcuni giorni or sono dopo una breve malattia.

 

“È morto Maurizio Urech”. Il messaggio che arriva sul mio cellulare è di quelli che lasciano incredulità e smarrimento. Non sono il solo: quando condivido la notizia con i colleghi svizzero tedeschi presenti alla Bossard Arena di Zugo, tutti restano sbigottiti.
Perché Maurizio era conosciuto in tutta la Svizzera ed era anche una sorta di ponte di collegamento tra il Ticino e la Svizzera tedesca. Una malattia fulminea se lo è portato via a soli 65 anni proprio nel suo momento preferito dell’anno, quello dei playoff, con il suo amatissimo Lugano impegnato nell’ennesima battaglia. Maurizio faceva parte dell’inventario alla Cornèr Arena, ne conosceva ogni angolo, ogni ragnatela e seguiva praticamente quotidianamente le vicende del club bianconero. Da oltre due decenni collaborava con testate di oltre Gottardo, come ad esempio il “Blick” oppure con il portale “Hockeyfans”, mentre in Ticino collaborava tra gli altri con il quotidiano “laRegione”.
Arrivato al giornalismo dal settore bancario, il nativo argoviese era anche un habitué dei Mondiali di hockey. Per questioni di budget non si recava mai in hotel costosi o sfarzosi, ma con umiltà si accontentava di qualche appartamento low-cost, a volte condiviso con qualche collega, non aveva bisogno del lusso o di ampi spazi. Era uno stakanovista, praticamente sempre in sala stampa, dalle 10 del mattino sino al termine dell’ultimo incontro, il più delle volte con le sue cuffiette all’orecchio (amava tanto la musica) e circondato dalle sue adorate gazzose. Non si perdeva mai un match, nemmeno il Kazakistan-Italia di turno a un orario poco consono. Spesso non si recava nemmeno a pranzo, preferiva mangiare qualche snack in sala stampa. A Maurizio non piaceva apparire, non aveva manie di protagonismo, era d’indole molto calma, cordiale, rispettoso di tutti e dotato di un fine senso dell’umorismo. Non si arrabbiava mai, non lo si vedeva mai alzare la voce. Trascorreva le notti a casa in quel di Mendrisio a seguire la NHL. Il suo amore non si limitava però solo all’hockey, seguiva lo sport a 360 gradi ed era pure una presenza fissa a Cornaredo. Il calcio (e il fantacalcio) erano un’altra parte integrante della sua vita. Ogni tanto si divertiva a tirarmi in giro a causa dei risultati poco edificanti del mio Losanna. Tanti anche gli aneddoti del passato, Maurizio amava raccontare della sua gioventù, quando da bambino si recava al vecchio Scharten a vedere il Baden oppure al Brügglifeld a seguire l’Aarau. Tra sei settimane avrebbe ovviamente presenziato ai Mondiali di Praga, purtroppo il destino ha deciso altrimenti. Il suo posto rimarrà tristemente vuoto. Farà strano entrare in sala stampa e non vederlo lì con le sue gazzose, sarà triste, ma il suo ricordo ci accompagnerà per sempre.
Ciao Mauri!

Marco Maffioletti

Come nelle prime due edizioni del 1981 e 1982, vinte dal compianto Dave Gardner, il Trofeo Atgs-Ritter, che premia il miglior marcatore di Ambrì Piotta e Lugano, è stato vinto nella stagione 2022/23 da un biancoblù, cioè Michael Spacek.
Il centro ceco ha collezionato 50 punti (14 gol e 36 assist) in altrettante partite risultando così il miglior marcatore delle due squadre ticinesi al termine della regular season, quando è terminata la stagione dell’Ambrì Piotta. Spacek è il terzo ceco a conquistare il trofeo dopo il luganese Jaroslav Bednar nel 2012 ed il biancoblù Dominik Kubalik nel 2019.

L’ultimo pupillo di Luca Cereda a imporsi era invece stato Matt D’Agostini nel 2020.

Alle spalle del topscorer dei leventinesi si è invece inserito il casco giallo del Lugano, il finlandese Markus Granlund, autore di una stagione da 45 punti (22 gol e 23 assist) in 47 partite. Il podio è completato da Dario Bürgler, grazie ai suoi 42 punti (14 gol e 28 assist) in 52 partite.

Rimane fuori dal podio soltanto per aver segnato un gol in meno del suo compagno di squadra a parità di punti, il primo ticinese di questa classifica, l’attaccante dell’Ambrì Piotta Inti Pestoni, autore di 13 gol e 29 assist.

Sabato sera 24 febbraio alla Gottardo Arena di Ambrì il trofeo è stato consegnato per l’ultima volta: era stato ideato dal compianto collega Aristide Cavaliere, spentosi recentemente, quand’era vicedirettore del Giornale del Popolo, e in origine di chiamava appunto Trofeo Giornale del Popolo.

Scomparso il quotidiano della Curia, Aristide aveva voluto che la tradizione non si fermasse e aveva coinvolto nell’organizzazione l’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi, ma aveva espresso il desiderio di non andare oltre l’edizione 2023 del Trofeo.

Oltre ad una coppa destinata al miglior realizzatore, il Trofeo prevede anche la consegna di un assegno di 1’000.- franchi a favore del settore giovanile del club rappresentato dal vincitore.

L’ultimo trofeo è stato consegnato prima del fischio d’inizio di Ambrì Piotta-Davos dalla figlia di Aristide Cavaliere, Ilaria, e da Tarcisio Bullo, presidente dell’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi. Sul ghiaccio, con Michael Spacek, a ricevere l’assegno per il settore giovanile del club, anche il presidentissimo Filippo Lombardi (foto: Photobrusca/Marusca Rezzonico).

Il nostro collega Marco Galli ci ha lasciati nella giornata di domenica. Da tempo era sofferente a causa di una forma di diabete piuttosto aggressiva che l’aveva costretto ad un trapianto di rene lo scorso anno. Sembrava la fine di un calvario, ma la malattia ha profondamente segnato Marco, che debilitato nel fisico non ha più potuto riprendersi. A fine gennaio avrebbe compiuto 65 anni.

Galli ha trascorso una vita da freelance, collaborando principalmente con il Giornale del Popolo, ma il fatto che fosse onnipresente soprattutto alle partite di basket e della pallanuoto, le sue grandi passioni assieme al calcio, gli ha spalancato le porte per la collaborazione con quasi tutte le testate ticinesi. Su La Regione si firmava Giorgio Franchi, sul Corriere del Ticino Walo.

Non è mai riuscito a coronare il suo sogno di entrare a far parte stabilmente di una redazione sportiva come professionista, ma da freelance ha occupato spazi  e seguito avvenimenti che spesso i redattori più importanti non potevano o non volevano coprire. Sempre disponibile e gentile, Marco non si faceva mai cogliere impreparato e quando gli si chiedeva un servizio si faceva in quattro per poter soddisfare la richiesta. Non è riuscito ad affermarsi come una grande firma, ma lo ricorderemo tra i molti che, umilmente, hanno recitato una parte importante nel mondo del nostro giornalismo, contribuendo a raccontare fatti e riferire di persone che senza quelli come lui difficilmente avrebbero ottenuto attenzione. Ha fatto parte di un mondo che, complici le difficoltà odierne dell’editoria, piano piano sta scomparendo, vittima dei “tagli” di budget e di scelte editoriali che privilegiano soprattutto gli sport più seguiti.

Ai famigliari esprimiamo le condoglianze della nostra Associazione.