Lunedì 14 aprile prossimo, con inizio alle ore 19.00,  si svolgerà la seconda serata “Game Changers – Nessuno Fuori Gioco”, organizzata dalla Federazione Ticinese di Calcio in collaborazione con il DECS, e con il sostegno della nostra Associazione, nell’ambito del progetto Ticino Legacy, dedicato alla promozione e allo sviluppo del calcio femminile.

L’evento si terrà presso l’Auditorium BancaStato di Bellinzona e sarà un’occasione unica per approfondire il ruolo del calcio femminile come strumento di integrazione, attraverso il confronto con ospiti d’eccezione. La serata sarà moderata dalla collega Serena Bergomi, che si intratterrà con tre ospiti:

                •             Laura Giuliani – Portiere dell’AC Milan e della Nazionale italiana, una delle figure di spicco del calcio femminile. Oltre alla sua carriera sportiva, si distingue per il suo impegno nella promozione dell’inclusione e delle pari opportunità, dentro e fuori dal campo.

                •             Victoria Franco-Grütter – Formatrice in comunicazione interculturale e membro del comitato dell’Associazione GeaMondo, attiva dal 2017 nel promuovere l’integrazione sociale delle persone migranti. Il suo lavoro si concentra sulla creazione di percorsi inclusivi attraverso lo sport e le attività culturali.

                •             Edo Carrasco – Educatore e formatore, ha sviluppato numerosi progetti che utilizzano lo sport come strumento di inclusione sociale per giovani provenienti da contesti diversi. Il suo lavoro si focalizza sul superamento delle barriere culturali attraverso la pratica sportiva.

Inoltre, nel corso della serata, il direttore di SOS Ticino, Mario Amato, terrà un intervento dedicato al progetto “Sotto lo stesso sole”, un’iniziativa che utilizza il calcio per favorire l’integrazione di ragazze e donne migranti, offrendo opportunità di inclusione sociale attraverso lo sport.

La conferenza sarà dinamica e coinvolgente, con ampio spazio per le domande del pubblico. Tra gli ospiti in sala ci saranno non solo figure di rilievo del mondo del calcio, ma anche personalità dell’ambito politico, finanziario e bancario, settori chiave per il sostegno e la crescita del calcio femminile come strumento di integrazione.

A seguire, tutti i partecipanti potranno partecipare ad un momento conviviale con un apericena offerto da BancaStato, un’occasione perfetta per proseguire il confronto in un’atmosfera informale e favorire nuove relazioni.

Chi volesse partecipare è pregato di confermare la presenza entro il 7 aprile 2025 scrivendo all’indirizzo email ftc@football.ch

Si è svolta recentemente presso il Grotto Flora di Agra, la conferenza stampa di presentazione della 45ª edizione dell’Annuario Hockey (stagione 2023-24) edito da A.R.T. Promotion Sagl e stampato da Fontana Print.

Alla presenza di oltre 40 invitati, hanno preso la parola l’editore David Camponovo e la collega Mara Crivelli che ha curato anche l’ultima edizione dell’Annuario, nel quale uno spazio importante è dedicato alla storia dei derby tra Lugano e Ambrì Piotta.

Il nuovo Annuario Hockey 2023-24, si presenta con 224 pagine + 4 di copertina, dedicate a HC Lugano, HC Ambrì-Piotta, La Storia dei Derby (novità), Bellinzona Rockets, National League, Swiss League, MyHockey League, Women’s League, Coppa Spengler, Coppa Svizzera, NHL, Altri campionati (novità), Nazionale svizzera, Mondiali, Leghe minori, Settori giovanili, Inline Hockey, Unihockey e altro ancora.

Il volume è in vendita a CHF 36.– e si può comprare nelle librerie o ordinare direttamente da A.R.T. Promotion Sagl, scrivendo a redazione@tinotte.ch o telefonando allo 091 605 73 00.

Tutti i membri della nostra Associazione sono invitati alla serata “Game Changers – Donne in Campo”, organizzata dalla Federazione Ticinese di Calcio in collaborazione con il DECS, nell’ambito del progetto Ticino Legacy, dedicato alla promozione e allo sviluppo del calcio femminile che, come noto, quest’anno vedrà la Svizzera organizzare nel corso dell’estate il Campionato Europeo  (https://it.uefa.com/womenseuro/news/0283-187d6db81a75-656466581806-1000–uefa-women-s-euro-2025-guida-completa/).
L’evento si terrà lunedì 24.2.2025 alle ore 19:00 presso l’Auditorium BancaStato di Bellinzona e sarà un’occasione unica per approfondire il tema dell’evoluzione del calcio femminile, confrontandosi con protagonisti d’eccezione.
A moderare la serata sarà Serena Bergomi, giornalista RSI, membro del comitato ATGS e grande conoscitrice del mondo del calcio.
Ospiti della serata saranno:
      •     Maurizio Ganz, ex calciatore di Serie A e oggi allenatore, noto per la sua esperienza alla guida della squadra femminile dell’AC Milan, con cui ha contribuito alla crescita del movimento calcistico femminile in Italia.
      •     Simona Lucarno, esperta in scienze sportive, ha lavorato come scientist e preparatrice atletica all’AC Milan, affiancando per due stagioni (2019-20 e 2020-21) la prima squadra femminile guidata da mister Ganz. Attualmente riveste il ruolo di preparatrice per l’FC St. Gallen 1879.
      •     Neva Patocchi, calciatrice svizzera classe 1998 che milita nell’FC Lugano femminile. Oltre alla carriera calcistica, Neva è ingegnere e concilia il lavoro in ufficio, il cantiere, l’università e il campo da calcio, perseguendo con passione tutte le sue attività.
Sarà una serata dinamica e coinvolgente, al termine della quale ci sarà spazio per le domande del pubblico.
Tra gli ospiti presenti in sala ci saranno, non solo figure di rilievo del mondo del calcio, ma anche personalità dell’ambito politico, finanziario e bancario, settori chiave per lo sviluppo di iniziative di questo tipo.
Un’opportunità preziosa per creare connessioni e rafforzare il dialogo tra sport e istituzioni
A seguire, siete tutti invitati per un momento conviviale con un AperiCena offerto da BancaStato, perfetto per proseguire il confronto in un’atmosfera informale e favorire nuove relazioni.
Questa iniziativa è sostenuta anche dall’Associazione Ticinese Giornalisti sportivi, che condivide il nostro impegno nella promozione e nella valorizzazione del calcio femminile.

Speriamo in una grande partecipazione da parte dei nostri associati!

Vi chiediamo gentilmente di confermare la vostra presenza entro il 18.2.2025, scrivendo al seguente indirizzo e-mail:

crivelli.tamara@football.ch

Un libro è per sempre. Non si dice così?
E allora perdonateci se queste due pubblicazioni ve le segnaliamo soltanto ora, non siamo al… troppo tardi.
Verso la fine dello scorso anno i colleghi Libano Zanolari e Armando Ceroni sono arrivati in libreria con una loro pubblicazione. “La vita, lo sport e il mondo” (Edizioni Ulivo) è il titolo del libro di Libano Zanolari; “Il taccuino lambiccato di Armando Ceroni” (Variante Edizioni) quello, evidentemente, di Armando Ceroni.
Qui sotto, la presentazione curata dagli autori.

La vita, lo sport e il mondo

 

 In questo libro sull’arco di mezzo secolo la vita, a partire da quella povera di 60 anni fa nelle Valli grigionesi (e ticinesi) che costringeva a “partire”, e da quella vissuta al seguito di 10 Olimpiadi estive consecutive (1972-2008), di sport si parla poco, se non di un conflitto eterno  (corpo-spirito) che sta alla base della nostra Storia; misconosciuto non solo dai giornalisti sportivi, ma anche dalla nostra cultura crisitana, perché non è facile dire che la massima assemblea umana dell’Antichità, l’Olimpiade dei “pagani” ellenici, è stata cancellata sull’uscio di casa nostra dopo 1169 anni (non ce ne siamo accorti…), più che da Teodosio dal vescovo Ambrogio di cui l’Imperatore era succube.

 

E non è nemmeno facile approfondire le ragioni dello strano barone cattolico Pierre Fredy de Coubertin, che 1503 anni dopo (393-1896) ripristina i Giochi Olimpici rinnegando la sua cultura come “tarlata, che impedisce di sentire il sano scorrere del sangue nelle vene”. Aggiunge che “corpo a anima non sono separabili”. Paolo di Tarso nelle sue lettere dice che “a Olimpia si corre per una corona corruttibile, noi cristiani per una incorruttibile, il Paradiso”.

Primo con uno pseudonimo al concorso di poesia a Stoccolma nel 1912, De Courbertin definisce lo sport “essenza di vita, piacere degli Dei, apparso all’improvviso come radioso messaggio dell’Era in cui l’umanità sorrideva”.

Poco conosciuta anche la ragione prima del barone che ha tratto le moderne Olimpiadi dalla cenere : “rebronzer la France”. Ossia, risollevare attraverso la riscoperta del corpo, le sorti dei pallidi “gagà” francesi dediti all’oppio e ai bordelli, massacrati dai prussiani di Von Moltke a Sedan nel 1870. Appunto perché i prussiani, ma anche gli inglesi e gli americani, nelle scuole avevano introdotto l’educazione fisica (“muscular Christianity”) avversata dagli educatori latini che la ritenevano inutile se non nociva allo spirito.

Il libro nasce da una serie pubblicata dal CdT (Tarcisio Bullo) che aveva invitato una trentina di uomini ticinesi “di peso” a trattare il fenomeno “sport”. Il più convincente mi era parso Fabio Pusterla, al quale avevo mandato delle poesie che mi sembravano vicine alle sue tesi, e che in seguito ha elaborato il progetto prosa-poesia (prosimetro) seguendo tutto il lavoro, publicato dalle Edizioni Ulivo (ulivo@edizioni-ulivo.ch).

Nella sua prefazione (“un libro molto particolare e sorprendente”) il poeta parla di “costante dialogo fra prosa e poesia, tra racconto disteso e folgorazione, che per diverse ragioni merita di essere letto e meditato”.

Il taccuino lambiccato di Armando Ceroni

 

 Ho sempre cercato di trasmettere la passione che mi ribolle dentro. Ho cercato di emozionare.

Di divertire, divertendomi. Anche di sorprendere in modo naturale con espressioni, storie, parole e frasi che qualcuno ha deciso di pubblicare. Di tutto mi sarei immaginato, ma mai che mi si proponesse di mettere insieme un repertorio tanto bislacco. E invece, l’idea balzana di Davide Guidotti, Federica Tobler e il team dell’agenzia creativa Variante, è diventata realtà.

Le illustrazioni che accompagnano queste pagine so.io firmate da Alex Barbey, anch’esso parte del team, mentre io ho dovuto lavorare nelle pieghe del cervello per tirare fuori un repertorio più vasto di quanto pensassi.

In soccorso mi sono venuti vari siti e vecchi articoli di giornale. Amici e colleghi che mi hanno rinfrescato la memoria. Ma senza gli archivi della RSI, sarebbe stata una raccolta orfana di amene carabattole.

Ho detto cose che non ricordavo e che mi hanno fatto sorridere. Altre che meritano un posto nel regno del grande boh e che qui non leggerete. Dimenticavo. Grazie per il vostro sostegno. Gli atti di stima. La voglia di condividere e i sorrisi che, spoltronati davanti alla TV, mi avete inviato con il cuore.

Questo libro è dedicato a tutti voi.

 

Figura di spicco del basket ticinese e nazionale, a soli 72 anni ci ha lasciati Renato Carettoni. Non abbiamo molto da aggiungere a quanto già riportato dai vari media ticinesi sui suoi meriti e sulla sua carriera. È stato l’anima della SAM Massagno, che ha condotto dai palcoscenici minori sino all’élite rossocrociata, aveva una passione smisurata per il basket e una competenza eccezionale, che gli ha permesso di diventare anche l’allenatore della Nazionale.

A me piace ricordarlo però nelle sue vesti di commentatore, quelle che gli hanno consentito di staccare il tesserino di giornalista, diventando socio della nostra Associazione. Renato non raccontava mai cose banali, “vedeva” il gioco, lo capiva più di chiunque altro e sapeva trasmettere questo suo sapere al pubblico, sia quello della RSI (è stato varie volte commentatore tecnico) sia a quello del Corriere del Ticino.

Mi piace mettere in evidenza una caratteristica insospettabile del suo carattere: in panchina Renato era focoso, irruente, come ha sottolineato qualcuno era capace di iniziare la partita in giacca e cravatta e finirla in canottiera.
Lontano dalle palestre io ho sempre incontrato un uomo dalla grande umanità, docile e rispettoso. Non era certamente contento quando, finita l’era del boom (del basket e dell’economia…) ho dovuto personalmente frenare le sue velleità di scrivere di basket sul Corriere del Ticino, riducendo il numero dei suoi interventi.
Si capiva che stava male, che avrebbe voluto di più, ma ha sempre accettato con grande serenità le decisioni che derivavano dai continui tagli ai budget destinati alle collaborazioni.

“Tarciis, però l’Enbiei tem la lasa ammò…” mi diceva al telefono chiedondomi la lettera di accompagnamento per la richiesta dell’accredito alle finali. E puntualmente ogni anno per le finali lui partiva in America e firmava i suoi reportages.
“Mi ta mandi i pezzi, l’italiann se ghé bisognn metal a posct ti” diceva. Ma non era quasi mai necessario ritoccare la sua produzione: Renato prima di dedicarsi al basket era stato docente di scuola elementare, la grammatica e la sintassi le conosceva, così come conosceva e apprezzava il mondo dell’enogastronomia.

Anche nella vita della nostra Associazione non mancava mai di dare il suo contributo, sotto forma di una partecipazione costante ai nostri appuntamenti, di un incoraggiamento ad andare avanti, nonostante il disinteresse crescente.

Grazie dunque Renato per la tua simpatia, per il rispetto, per un rapporto sempre cordiale. Fa buon viaggio, ci mancherai!

Tarcisio Bullo

 

Lunedì 9 dicembre 2024 si è tenuta presso l’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano-Besso la cerimonia di premiazione del concorso “Migliori Sportivi Ticinesi”. A vincere il prestigioso riconoscimento per l’edizione 2024 è stato per il quarto anno consecutivo l’indiscusso talento del nuoto Noè Ponti, seguito da Lena Bickel (2.) ed Elia Colombo (3.). Tra i giovani ha primeggiato Soley Rusca (canottaggio). Dario Simion è stato invece il vincitore del premio “Miglior giocatore / giocatrice di squadra”. Nel corso della serata sono pure stati attribuiti altri tre riconoscimenti: il premio etico, quello che concerne sport e disabilità, nonché la proclamazione della squadra ticinese dell’anno, premio patrocinato dalla nostra Associazione ed assegnato alla Società Tennis Tavolo Lugano, che nel 2024 ha vinto sia campionato che coppa svizzera.

Noè Ponti entra nell’albo d’oro, tra i giovani vince Soley Rusca

In testa fin dall’inizio del concorso, Noè Ponti ha portato a casa una nuova vittoria del concorso Migliori Sportivi Ticinesi. Si tratta della sua quarta vittoria (assoluta), il numero massimo di vittorie previsto dal regolamento. Ciò significa che Noè Ponti entra ufficialmente a fare parte dell’albo d’oro dell’iniziativa, affiancando Lara Gut-Behrami.

Se la vittoria assoluta era praticamente scontata, diverso è stato il discorso nella categoria delle giovani speranze, composta da tanti talenti che hanno solide basi per portare alto lo sport ticinese nei prossimi anni. Ad avere la meglio su tutti è stata Soley Rusca (canottaggio), che quest’anno ha ottenuto un eccellente 8. posto assoluto ai campionati europei juniores nel singolo ed ha partecipato ai mondiali U19.

Dario Simion vincitore del premio “Miglior giocatore/trice di squadra”

Il premio al “Miglior giocatore/trice di squadra” attribuito da una giuria neutrale di esperti nel settore sportivo è stato assegnato al giocatore d’hockey Dario Simion (medaglia d’argento ai mondiali 2024 con la nazionale Svizzera). In gara vi erano 10 giocatori/giocatrici ticinesi appartenenti alle squadre di massima categoria nelle discipline: basket, calcio, hockey e pallavolo.

Premiati anche la SportAcademy Genestrerio, Remo Semmler e la Società Tennis Tavolo Lugano

Un momento della consegna del premio ATGS alla Società Tennis Tavolo Lugano, miglior squadra ticinese dell’anno 2024, da parte del nostro presidente Tarcisio Bullo.

Nel corso della serata sono stati pure assegnati tre riconoscimenti. Si tratta del Premio etico, patrocinato da Panathlon Club Lugano e attribuito alla SportAcademy Genestrerio, Sport e Disabilità, patrocinato da inclusione andicap ticino e assegnato Remo Semmler, e il premio Squadra Ticinese dell’anno, patrocinato dall’Associazione Ticinese Giornalisti Sportivi e attribuito alla Società Tennis Tavolo Lugano.

Organizzatori e partner

Il concorso Migliori Sportivi Ticinesi è stato organizzato da associazione Aiuto Sport Ticino in collaborazione col presenting partner RSI Sport e col sostegno di AIL, BancaStato e la partecipazione alla serata di Associazione ticinese giornalisti sportivi, Panathlon club Lugano e inclusione andicap ticino.

 

Bellinzona – Quella di lunedì 18 novembre è stata davvero una bella serata, che ci ha permesso di conoscere meglio due ciclisti di casa nostra, Linda Zanetti – in Ticino ci è nata – e Domenico Pozzovivo, italiano, che da noi ha scelto di vivere con sua moglie e, nascerà a fine anno, con sua figlia.

A moderare l’incontro, introdotto da presidente di ATGS Tarcisio Bullo, il collega Stefano Ferrando, capace di porre le domande giuste ai due atleti e di tenere sempre viva la serata. Domenico Pozzovivo dopo una lunga carriera fatta di successi e presenza ai vertici delle classifiche delle varie competizioni ha annunciato il ritiro: curioso, colto (ha tre lauree), Domenico di sicuro non resterà con le mani in mano, anche se – come ha detto il collega Stefano – non tutti credono davvero che il richiamo della corsa per lui si sia esaurito. Asettiamo la primavera dunque, e vediamo…

La nostra Linda invece ha tanta voglia di stupiree e di far bene: ha raccontato delle grandi emozioni vissute ai Giochi olimpici di Parigi, del cambio di squadra che ora l’ha portata in Norvegia al team Uno-X Moblity, col quale disputerà le prossime due stagioni del World Tour sperando di poter salire ancora più in alto nelle gerarchie del ciclismo femminile.

Alla serata che abbiamo organizzato hanno preso parte oltre cinquanta persone che hanno potuto intervenire e porre domande ai due atleti. Presente anche una folta schiera di ragazzini che disputano i vari campionati giovanili di ciclismo: un bel momento per loro, sfruttato a fine serata per fare dei selfie con i loro beniamini.

Come sempre scarsa la partecipazione dei soci ATGS: solo una quindicina – comitato compreso! – che dopo l’incontro ha proseguito la serata al ristorante Prisma con un aperitivo e un brindisi augurale per le ormai imminenti festività di fine anno.

Servizio fotografico di Marusca Rezzonico

 

Losanna, 8 novembre 2024 – In occasione dell’assemblea generale annuale tenutasi presso il World Archery Excellence Centre di Losanna, l’associazione professionale sportpress.ch ha approvato i conti d’esercizio del 2023 con un certo sollievo, perché la situazione finanziaria preoccupante è stata almeno in parte risanata e l’anno contabile si è chiuso con un utile d’esercizio di 8.964 franchi.

L’assemblea ha espresso la propria apprensione per il clima che circonda la libertà di stampa e, più in particolare, per le norme che regolano l’accesso dei professionisti dei media sportivi agli eventi in Svizzera, ma anche per le condizioni quadro sempre più difficili nelle quali i giornalisti sportivi sono chiamati a lavorare.

Sandro Mühlebach, presidente ad interim di sportpress.ch, lo ha detto chiaramente nella sua relazione annuale, affermando che “oggi molte discipline sportive, federazioni e club non trovano quasi più spazio nei media. Stanno sviluppando i propri servizi di comunicazione e comunicano direttamente con i loro sostenitori. Hanno sempre meno bisogno di giornalisti critici. Il valore della nostra professione continua a diminuire”.

L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha un progetto a questo proposito, nato nel contesto della pandemia COVID. Esso contiene un “Piano d’azione nazionale per i professionisti dei media”, volto ad aumentare il valore del giornalismo e a migliorare la sicurezza dei professionisti dei media.

Da parte sua, sportpress.ch partecipa attivamente a un gruppo di lavoro che sta esaminando la possibilità di standardizzare le varie tessere stampa in Svizzera, con l’obiettivo, tutt’altro che facile da raggiungere, di distinguere i “veri” giornalisti da chi sfrutta invece la professione per fini personali.

 

Minacce e violenza contro i giornalisti

L’UFCOM sta inoltre lavorando in stretta collaborazione con l’industria dei media per elaborare un piano d’azione nazionale (PAN) per la sicurezza dei giornalisti in Svizzera. Questo documento comprende nove misure concrete nei settori della sensibilizzazione e della prevenzione, della protezione e del sostegno in caso di minacce e violenza e del quadro giuridico. Le minacce e la violenza contro i giornalisti esistono anche in Svizzera., soprattutto – è stato appurato – nell’ambiente digitale, dove molti di loro sperimentano un’ostilità che può arrivare fino all’incitamento all’odio.

Questo piano d’azione è posto sotto l’egida del Consiglio federale ed è una raccomandazione, non un documento vincolante. L’UFCOM svolge un ruolo di supporto, sensibilizzando, comunicando e riunendo i vari attori coinvolti e aiutando a trovare e attuare soluzioni. In questo contesto, l’indipendenza dei media è fondamentale.

Giorgio Keller nuovo presidente dei giornalisti sportivi svizzeri

Dopo l’improvvisa scomparsa in aprile del presidente Gérard Bucher, l’assemblea ha eletto per acclamazione Giorgio Keller alla guida di Sportpress.ch. Il 67enne, originario del Ticino ma zurighese d’adozione e residente in Argovia, è molto apprezzato dai media svizzeri e può far valere una vasta esperienza come commentatore sportivo, fotografo, organizzatore di eventi e autore di libri sportivi.

Complimentandosi con Giorgio, ATGS gli formula tanti auguri di buon  lavoro. Nel comitato centrale, dopo la scomparsa di Gérard Bucher e le dimissioni per ragioni di salute del responsabile delle finanze Alexander Schär, resta da occupare un posto che spetta alla Romandia o al Ticino, ma in questo senso non ci sono state proposte. L’assemblea ha dato mandato al comitato di attivarsi per completare il numero dei suoi rappresentanti.

Qui potete visionare il Piano d’azione nazionale per la sicurezza dei professionisti dei media in Svizzera

È con grande piacere che vi informiamo della candidatura del collega Giorgio Keller, nato (il 26 luglio del 1957) e cresciuto a Bellinzona, ma trasferitosi in gioventù a Zurigo, alla presidenza di sportpress.ch.
Come noto, la scorsa primavera è deceduto improvvisamente il presidente di sportpress.ch Gérard Bucher, lasciando un grande vuoto nella nostra Associazione nazionale.
L’assemblea dei delegati di sportpress.ch si svolgerà domani, venerdì 8 novembre a Losanna e all’ordine del giorno figura l’elezione del comitato e di un nuovo presidente.
Giorgio Keller fa parte della sezione di Zurigo ed è proposto alla carica da quella sezione. Al momento è il solo candidato alla presidenza.

Comitato confermato per altri due anni con il rinforzo di Samuel Golay che va ad aggiungersi alla squadra del presidente Tarcisio Bullo e dei membri Pietro Filippini, Cristina Casari, Serena Bergomi e Marusca Rezzonico; conti approvati con un avanzo d’esercizio di poco superiore a 2’000 franchi; aumento delle quote sociali da fr. 50.- a fr. 75.- all’anno a partire dal 2025; premio al Merito sportivo assegnato a Marco Cetti e ad Orazio Zannoni; premio Giuseppe Albertini (che viene assegnato ad un giovane talento del calcio ticinese) finito nella bacheca di Nikolas Muci, attaccante del Wil reduce da un ottimo campionato in Challenge League e dalle brillanti prestazioni fornite con la Nazionale U21. Muci purtroppo non ha potuto presenziare alla serata e riceverà il premio in occasione di una delle partite che lo vedranno protagonista nel prossimo campionato.

Ecco, in estrema sintesi, quanto deciso nel corso dell’assemblea di ATGS svoltasi lunedì 27 maggio a Bellinzona, alla presenza di una trentina di soci.

Al capitolo ammissioni e dimissioni si registrano le entrate di David Conti, Luca Mossi e Alessandro Tamburini, mentre lasciano ATGS Paolo Galli, Enrico Carpani, Luca Tramontin, Davide Agosta, Davide Perego e Luca Faranda.

Premio al merito sportivo, Marco Cetti.

La motivazione (di Cristina Casari)

Una vita nell’hockey, su ghiaccio o su cemento. Che i giocatori avessero il materiale sempre in ordine ci pensava lui. Marco Cetti, momò purosangue, per 37 anni è stato il responsabile del materiale per l’HC Chiasso, per i Ticino Rockets e per quanto riguarda l’inline per il Capolago e il Gallarate, formazione che ha anche vinto il campionato nazionale. Pattini, gambali, divise e orpelli vai non hanno segreti per Marco Cetti, che li accudisce come bambini e fa in modo che siano sempre in perfetto stato. La sua carriera è iniziata, come spesso accade, per caso. Dopo una parentesi quale giocatore di hockey a Chiasso, Marco Cetti, si è trovato a sostituire l’allora responsabile del materiale che si era infortunato cadendo sul ghiaccio. Da quell’incarico e da quel mondo non è più uscito, togliendosi molte soddisfazioni. La passata stagione ai GDT Rockets potrebbe essere stata l’ultima per questo impiegato alla Posta, che ha manifestato l’intenzione di passare il testimone e la sua esperienze a giovani leve. Ci faremo dire se ciò è vero o meno.
Una cosa è certa, sino ad ora ha reso con dedizione un compito impegnativo alla comunità hockeistica ticinese e lontano dai riflettori il 59.enne di Mendrisio lo ha sempre fatto con piacere.
Per questo l’Associazione dei Giornalisti sportivi ticinesi gli assegna il Premio al merito sportivo 2024, ringraziandolo per la sua dedizione.

Da sin. Serena Bergomi, Orazio Zannoni, Cristina Casari e Marco Cetti.

Premio al merito sportivo, Orazio Zannoni.

La motivazione (di Serena Bergomi)

Originario di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, coltiva la propria passione infinita per il basket sin da piccolo quando segue la Virtus Minganti di Bologna nei big match contro Milano. Nel 1965 arriva a Vacallo. Della pallacanestro ama il fatto che sia uno sport che contiene tutti gli ingredienti, dal fair play allo spirito di squadra alla fisicità e il lato tattico. L’altra sua grande passione è il tennis, sport che ha praticato a lungo.
Nel 1976 entra nella SAV dove il responsabile della prima squadra, che all’epoca giocava all’aperto, era Luciano Ballerini. Fu costruita la palestra e Orazio venne chiamato per lanciare il movimento giovanile, visto che aveva la tendenza di fermare chiunque e promuovere il basket, adducendo che la SAV avrebbe fatto giocare tutto coloro che si impegnavano davvero.
I due allenatori erano Monica Rusca e Mario Tettamanti e c’erano 11 bambini (tra cui anche i suoi due figli Marco e Luca).
Dopodiché, siccome leggeva in chiesa e in tanti gli dicevano che aveva una voce chiara e bella squillante, si è lanciato anche a fare lo speaker fino a diventare la voce di riferimento della gloriosa SAV Vacallo, senza mai lasciare il settore giovanile e facendo anche parte, più avanti, del comitato dal quale si è ritirato con l’arrivo alla presidenza di Nicoletta Mettel.
I ricordi più belli legati alla sua storia da speaker dei colori gialloverdi risalgono alla partita decisiva per la promozione in A nella stagione 1995/1996, quando con la squadra dovettero giocare in trasferta a Massagno pur essendo in casa e quindi era lui lo speaker tra le mura nemiche. E alla partita degli Harlem Globtrotters del 3 giugno 2007 a Bellinzona. Mentre il giocatore più forte che ha visto è Lamont Jones.
Visto il pubblico, l’entusiasmo e il movimento sempre in crescita, si augura che il Mendrisiotto torni ad avere una squadra di basket nelle massime leghe del campionato.