C’è il VAR, ma l’arbitro resta l’attore principale

Interessantissima serata a Bellinzona in compagnia del direttore della Divisione arbitri della FIFA Massimo Busacca, che su invito di ATGS e BancaStato, presso l’auditorium di quest’ultima, giovedì 8 novembre ha parlato del ruolo dell’arbitro ai tempi del VAR, l’assistenza video all’arbitraggio.
Con l’ausilio di filmati, Busacca ha mostrato al pubblico come funziona davvero il VAR, proponendo in simultanea le immagini della partita e quelle filmate nella stanza dei bottoni a Mosca durante l’ultimo Mondiale svoltosi in Russia.

Secondo Busacca, il VAR non solo è un appoggio indispensabile per il direttore di gioco, che è confortato nelle sue decisioni dalla certezza e dal supporto delle immagini, ma contribuisce ad elevare il tasso di precisione del giudizio, passato dal 95,6 % ad oltre il 99%. “Nel calcio di oggi, essendoci in ballo milioni, si perdona ancora il calciatore, ma non l’arbitro e il VAR risponde a questa filosofia” ha dichiarato Busacca. Nonostante tutto, l’arbitro deve comunque essere preparatissimo per dirigere le partite e la sua missione resta imprescindibile, perché sarà sempre il direttore di gioco a dover interpretare le varie situazioni che si verificano sul campo e le sue decisioni, come dimostrano i casi pratici riscontrati sinora, continuano a suscitare discussioni tra i tifosi.

Nella foto: da sinistra Pietro Filippini (membro di comitato ATGS), Salvatore Pecoraro (responsabile marketing di BancaStato), Massimo Busacca, Tarcisio Bullo (presidente ATGS) e Paolo Galli (membro di comitato ATGS).