Un nuovo libro di Gian Paolo Lavelli

Classe 1939, il collega Gian Paolo Lavelli da anni è conosciuto per la sua pregevole produzione letteraria, sfociata nella pubblicazione di numerosi libri di poesie in dialetto ticinese, o forse per meglio dire, bellinzonese.
La sua prima opera risale al 1990 e s’intitolava Lüsiröö (Lucciole). Da poco è arrivato in libreria, a cura di Fontanaedizioni, l’ultima pubblicazione di Gian Paolo, una raccolta di poesie che s’intitola Luci e Ombre (Lüs e umbri). Lui la definisce “una raccolta d’ispirazioni che riflettono lo spirito, i caratteri, le tendenze, i gusti dei nostri tempi e si conformano in un’innovativa stagione poetica vernacolare sviluppata nella postpandemica attuale, tra il 2020 e il 2021”.
In copertina campeggia una foto di Massimo Pacciorini-Job che ritrae i fioi secchi del cardo selvatico.