Ciao ulisse. La famiglia dell’ATGS ti dice un grande grazie!

Il nostro presidente onorario Ulisse Carugati ci ha lasciati. Se n’è andato, all’età di 89 anni, in punta di piedi, “spegnendosi come il lumino di una candela”, per citare un estratto dal ricordo che il direttore de La Regione Matteo Caratti ha scritto sul suo giornale. Ulisse è stato un giornalista atipico: giunse alla professione, come raccontava lui stesso, quasi per caso, quando sul finire degli anni Quaranta gli chiesero di scrivere alcune note per una partita di Coppa svizzera del Bellinzona.

Fu quella la scintilla che fece scoppiare una passione durata una vita, anche se solo per pochi anni Ulisse lavorò come professionista in una redazione, che di sicuro non era una redazione paragonabile a quelle odierne. Ricorda infatti che era il solo giornalista professionista, affiancato da alcuni collaboratori esterni.
Fu all’inizio degli anni Sessanta, per la precisione proprio dal 1. gennaio del 1960, e quel lavoro durò per lui cinque anni, prima di abbracciare una carriera di dirigente presso quelle che allora erano le PTT, l’azienda delle poste, dei telefoni e dei telegrafi.
In quell’ambito, Ulisse Carugati si era occupato di logistica, mettendo la sua competenza al servizio dell’edificazione di numerose sedi postali. Anche se le PTT erano il suo datore di lavoro, è fuor di dubbio che l’amore di Ulisse fosse riservato alla sua vecchia passione del giornalismo, quello sportivo in particolare. Al Dovere prima e a La Regione in seguito, Ulisse non ha mai mancato di fornire preziosi contributi e spunti di grande interesse, commentando gli eventi sportivi con grande competenza e anche un sano distacco. Certo, quando si trattava del “suo” Bellinzona, le cose diventavano un po’ più difficili per lui, ma l’età e una sana visione realistica delle cose gli hanno sempre permesso di essere molto obiettivo nelle cronache e nei giudizi.

La grande passione per il giornalismo sportivo e anche quel suo essere attaccato alla vita sociale del Paese (è stato a lungo membro del Consiglio comunale di Bellinzona) non potevano non portarlo ad assumere un ruolo importante anche nell’ambito della nostra Associazione. Fu designato presidente nel 1982 e resse il timone dell’ATGS per un ventennio, diventando poi presidente onorario. I suoi sono stati vent’anni di febbrile attività: l’ATGS era la sua famiglia, in un certo senso, forse, il suo giocattolo. Ha organizzato, coi suoi colleghi di comitato e con la collaborazione in primis di Aristide Cavaliere, innumerevoli manifestazioni, gite, incontri. E ha avuto un ruolo importante anche in seno all’Associazione nazionale dei giornalisti sportivi, della quale è stato vicepresidente. Attentissimo alle vicende dello sport, Ulisse lo era ancora di più alle attività dei suoi “confratelli” e non perdeva occasione di stimolare i giovani e dar loro consigli. Fino all’ultimo ha voluto partecipare alla nostra attività e infatti lo ricordiamo presente, seppur non in buona salute e nonostante la giornata difficile dal punto di vista meteorologico, all’ultima assemblea dello scorso anno alla Fattoria Moncucchetto. Aveva perso lo smalto di un tempo, Ulisse, consumato da una lunga vita e anche dalle avversità che in un passato recente l’avevano privato della sua cara moglie. Con un filo di voce mi comunicò il suo desiderio di partecipare alla festa per i 70 anni dell’Associazione lo scorso 7 dicembre a Magliaso. Sempre con un filo di voce, e con grande dolore, il giorno stesso della manifestazione chiamò per dirmi che non ce l’avrebbe fatta a raggiungerci. “Un giorno dobbiamo però vederci per pranzare insieme, il nuovo e il vecchio presidente” si raccomandò l’Ulisse. Un giorno… Mi resta il grande rammarico di non aver trovato il tempo per scegliere una data, di aver rimandato alla primavera quel momento, una primavera che per Ulisse non è purtroppo mai arrivata.
Gli dobbiamo, tutti, un grande grazie: per il suo impegno, la sua passione, per i consigli che ci ha dato e per il fatto di averci dedicato il suo tempo, tanto tempo.

Tarcisio